Bikepacking cos’è? La guida completa
Bikepacking: nuova concezione di viaggio in bici
Bikepacking cos’è questa nuova concezione di viaggio in bicicletta che consente flessibilità e leggerezza
Bikepacking è una parola che sta entrano sempre più in uso nel mondo dei cicloviaggiatori. Ma cos’è il bikepacking? In termini stretti è un modo diverso per trasportare il materiale da viaggio: niente più portapacchi, niente più le classiche borse laterali e largo a borse più “smart” che si agganciano direttamente in punti strategici della bicicletta.
L’obiettivo di questa “filosofia” di viaggio è quello di rendere più agile la guide della propria bicicletta aumentandone la leggerezza e la maneggevolezza consentendo ai cicloviaggiatori di utilizzare praticamente qualunque tipo di bicicletta per spostarsi vivendo avventure e visitando luoghi mozzafiato immersi nella natura e nella Vita.
Se ami l’avventura e le nuove esperienze allora il Bikepacking è esattamente il tuo mondo. Hai una all-terrain? Perfetto ma puoi viaggiare anche con una bicicletta da corsa o una MTB. Insomma il bello di questa filosofia è che potrete tranquillamente salutare l’asfalto per viaggiare sullo sterrato, tra boschi o sentieri di montagna con facilità di gestione del vostro mezzo meccanico.
Quando è nato questo movimento?
Non vi è una data, un giorno o un luogo definito quando questa filosofia di viaggio è nata ma di certo negli ultimi 10 anni gli “adepti” sono aumentati esponenzialmente ed è facile accorgersene osservando i cicloviaggiatori “moderni” che si incontrano in giro per le strade. Quello che però è certo è che il primo evento mondiale di questo mondo viene fatto risalire al Tour Divide 2008, un giro annuale in MTB che attraversa la lunghezza delle Montagne Rocciose, dal Canada fino al confine tra gli USA ed il Messico.
Cinque anni più tardi si è svolta la Transcontinental Race, una competizione annuale di ultraciclismo, svolta in autonomia, che attraversa l’Europa. Nel 2014 è nato il Tuscany Trail, l più grande evento bikepacking al mondo che si svolge tutti gli anni in Toscana.
Come abbiamo detto il concetto stesso di Bikepacking consiste nell’abbandonare le classiche borse da attaccare al portapacchi della bicicletta per dar spazio a borse che si applicano al telaio della bicicletta tramite cordini in velcro o cinghi. Chiaramente le dimensioni e la quantità e la tipologia di borse impiegate dipende dalla quantità di materiale che va trasportato.
Principali borse:
Osservando i moderni cicloviaggiatori possiamo facilmente osservare come le borse più usare siano sostanzialmente tre: quella da attaccare sotto la sella, quelle sul telaio, quelle sulla forcella e quella sul manubrio. Con tutte le distinzioni di forme, marche e modello, si può considerare una capacità di carico che può andare dai 30 ai 50 litri senza problemi. E’ importante una valutazione attenta del carico e della distribuzione dello stesso per non rischiare di sbilanciare il peso e rischiare di cadere nei tratti più difficoltosi.
Chiaramente il “gioco” sta nella capacità di ridurre l’ingombro del materiale trasportato per il viaggio razionalizzando quantità e tipologie in base alle esigenze del viaggiatore. Non è possibile stilare un elenco di cosa portare e di cosa non portare che soddisfi tutti i tipi di viaggiatore ma certamente ci sono “cose” che non possono e non devono mai mancare.
Sicuramente nelle vostre borse bikepacking non possono mancare gli strumenti per la manutenzione della bicicletta (ma quello vale per chiunque si sposti in bicicletta con un minimo di accortezza). Chiaramente non possiamo portarci dietro la nostra officina ma dovremo stipare nelle borse gli attrezzi indispensabili per gli interventi tipicamente richiesti in un viaggio per consentirci di ripartire verso una ciclo-officina che possa risolvere in modo completo l’eventuale guaio meccanico.
Suggeriamo di non dimenticare mai: un multitool, lo stallonatore delle gomme, camera d’aria di scorta, pompa, fascette, toppe per forature, smagliacatena, nastro adesivo, ecc.
Alimentazione
Quando si viaggi in bicicletta è importante idratarsi e alimentarsi in modo intelligente e coerente con lo sforzo. Possiamo optare per cibi già pronti come barrette, frutta o gel oppure scegliere la via della cucina, chiaramente in questa seconda ipotesi l’attrezzatura aumenterà. Sarà indispensabile un fornellino, il relativo combustibile e un pentolino in cui cucinare. Altra scelta è quella di alimentarsi in luoghi tipici che si incontrano ma, in alcuni casi, questa scelta oltre ad essere più costosa diventa anche più difficile (se si viaggia in posti “esotici”).
Dormire e lavarsi
La scelta del dove dormire è molto personale tra chi preferisce la tenda, l’hotel o chi ricerca ospitalità in casa attraverso siti internet specializzati. Chiaramente in base alla scelta cambierà la quantità di materiale da portare, banalmente la scelta di dormire in tenda comporta il trasporto della tenda stessa, del sacco a pelo e del necessario per pulirsi e asciugarsi.