Ashwagandha cos’è e a cosa serve

Ashwagandha

Ashwagandha

Ashwagandha cos’è?

Ashwagandha cos’è questa pianta, nota nella medicina Ayurvedica, dalle importanti proprietà? Ecco la guida completa

Ashwagandha è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Solanaceae conosciuta  anche con il nome di uva spina velenosa, ginseng indiano o Withania somnifera che riveste particolare importanza nella medicina  Ayurvedica come antinfiammatorio, tonico per il fegato adattogeno, afrodisiaco, e immunomodulatore. La  ashwagandha, in Sanscrito “odore di cavallo”, maggiormente diffusa in Asia, cresce anche nell’area del Mediterraneo e, in Italia, è presente in Sicilia e Sardegna dove viene coltivata senza particolari difficoltà.

La pianta può raggiungere altezze di circa 1,70 metri,  appartiene alla stessa famiglia del pomodoro, ha foglie ovali  e produce fiori verde-giallo e frutti simili a bacche gialli, arancioni o rossi a seconda del grado di maturazione raggiunto. Sia le foglie che i frutti della pianta hanno proprietà ma va ricordato che ai fini fitoterapici la parte importante è la radice della Ashwagandha utilizzata come rimedio fitoterapico per migliorare le fisiche e psichiche ottimizzando la resistenza dell’organismo contro lo stress psicofisico oltre a generare beneficio  sulle capacità cognitive e sul metabolismo.

Secondo la medicina ayurvedica, il ginseng indiano è un riequilibratore del Vata, migliora l’attività di Kapha,  contribuisce a facilitare i cambiamenti nell’ambiente circostante e ha effetti anti-age. Questo arbusto, in Asia, è considerato anche un’importante afrodisiaco naturale e lo si può trovare in commercio sia sotto forma di compresse che in polvere.

Quali sono i benefici dell’Ashwagandha?

Questa sostanza è considerata un rimedio protettore del sistema immunitario, anti-stress, migliora la memoria e la concentrazione, riduce l’ansia ed abbassa il colesterolo.  Inoltre ne vengono riconosciute le qualità di  antinfiammatorio, analgesico e immunostimolante e viene suggerita a  in caso di reumatismi, affezioni cutanee, asma ed  infezioni auricolari.

Come si assume l’Ashwagandha?

Gli integratori vanno assunti in contemporanea con i pasti principali (quindi almeno due volte al giorno) mentre se l’assunzione avviene una sola volta è suggerito farlo al momento della colazione. Di norma si consiglia una dose raccomandata da 600 a 1000 mg due volte al giorno.

Ashwagandha quali controindicazioni ha?

Il consumo di questa sostanza va assolutamente evitato alle donne durante la gravidanza, durante l’allattamento ed in ogni caso prima di assumere qualunque integratore è INDISPENSABILE sentire il parere di un medico competente. L’assunzione di questo integratore, suoi estratti o prodotti che li contengono potrebbe interferire con l’azione di medicinali.

Dove trovare l Ashwagandha?

Questa pianta viene coltivata in:

  • NepalIndia,
  • Sri Lanka
  • Pakistan
  • Stati Uniti meridionali
  • Area Mediterranea

Fra i costituenti chimici presenti in questa sostanza vanno considerati:

  • Alcaloidi (withanina);
  • Aminoacidi;
  • Nicotina;
  • Polisaccaridi;
  • Scopoletina;
  • Withanolidi (lattoni steroidei);
  • Withaferina A;

proprio per la presenza di molte ed importanti sostanze, questa sostanza rientra nella composizione di diversi tipi d’integratori funzionali in caso di stanchezza e carenza di energie