Guadagni Marginali: benvenuti in casa Team Sky

Guadagni Marginali è la parola d’ordine in casa Sky

Guadagni Marginali
Guadagni Marginali (Marginal Gains)

Guadagni Marginali? Ecco l’applicazione in casa Team Sky. La squadra britannica ha chiuso la stagione 2017 con un miglioramento netto rispetto ai già ottimi risultati ottenuti lo scorso anno. Chris Froome ha aggiunto alla sua ormai “consueta” vittoria al Tour de France la conquista della Vuelta Espana (dove ha ottenuto anche la classifica a punti e la classifica combinata). Michał Kwiatkowski ha conquistato la classica monumento Milano-Sanremo, il team è arrivato primo nella speciale classifica a squadre del Tour. Mikel Landa, già separato in casa, ha fatto i numeri al Giro d’Italia, conquistando una tappa e la maglia blu del leader della classifica della montagna. Il nostro Gianni Moscon ha dimostrato di essere uno dei giovani più promettenti del panorama ciclistico mondiale.

Guadagni Marginali il segreto del Team Sky?

Il credo del team britannico e del suo General Manager, Dave Brailsford, è la teoria dei Guadagni Marginali. In sostenza il team ha deciso, ormai da qualche anno di non puntare solo sulla parte fisica e tattica del team ma anche sugli aspetti apparentemente secondari ma che svolgono un ruolo altrettanto attivo sulla forma fisica dei corridori. Da sempre il ciclismo e gli staff delle squadre sono attenti ai dettagli dell’alimentazione, dell’aerodinamica dei mezzi, della qualità dei materiali ma in casa Sky si è “stressata” questa visione ottenendo miglioramenti da praticamente tutti gli atleti.

Guadagni Marginali cosa sono?

Guadagni Marginali consistono nel creare un volano positivo da piccoli miglioramenti che, andando assommandosi, possono incrementare percentualmente non di poco la resa degli atleti. Supponiamo che ogni corridore, ogni aspetto dell’allenamento, ogni dieta, ogni materiale sia ormai spinto al massimo, ok? Supponiamo che impegnandoti al massimo su di uno di questi elementi puoi crescere, facciamo un esempio, del 2% in termini di resa, ok? Ecco ora mettiamo in campo la teoria dei Guadagni Marginali (Marginal Gains) e scopriamo che: molteplici miglioramenti incrementali, singolarmente trascurabili, nel loro complesso diano vita a progressi significativi.

Guadagni Marginali nel Team Sky

In casa Sky la ricerca dei Guadagni Marginali è arrivata alla sua massima elevazione: dal cuscino più comodo per il riposo notturno, all’uso maniacale di prodotti per massaggi in grado di migliorare la resa dei trattamenti, ai completini iper-tecnologini “Vortex Generator” (che al Tour hanno generato non poche polemiche) all’attenzione estrema alle condizioni igieniche dei corridori, volte a prevenire qualunque tipo di infezione, che sono “obbligati” a lavarsi scrupolosamente le mani prima di mangiare (naturalmente non quando sono in corsa!). Proprio l’idea del preservare la salute dei propri campioni da qualche tempo il capitano designato del tram ha a disposizione un intero motorhome durante i grandi giri per limitare le contaminazioni con compagni con disturbi ed evitare il continuo cambio di letto che ne comprometterebbe il corretto riposo.
Anche la dieta è estremamente controllata nel team britannico e fonte di Guadagni Marginali: da qualche mese è stato introdotta una alimentazione specifica a base di prodotti provenienti da agricolture biologiche: carne di animali allevati in un ambiente completamente naturale e controllato,  ortaggi piantati e raccolti in base alle fasi lunari sono ormai uno standard per gli atleti.

Guadagni Marginali e Tour de France

Dave Brailsford, guru della teoria dei Guadagni Marginali , quando introdusse questa filosofia nella squadra aveva come obiettivo la vittoria di un Tour entro i primi 5 anni di vita del team, la teoria si Brailsford risultò fortemente errata: la prima vittoria alla Grande Boucle (grazie a Sir. Bradley Wiggins) arrivò in sole 3 stagioni a cui ha fatto seguito il dominio di Chris Froome.  La teoria chiaramente non è perfetta, le crisi accadono anche agli “uomini bionici” del Team Sky (Wiggins al Giro 2013, Froome al Tour un anno più tardi e Porte e Landa negli ultimi due Giri d’Italia).

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