Vigni “sfida” Tadej Pogačar

Mauro Vegni (fonte Wikipedia)

Mauro Vegni (fonte Wikipedia)

Mauro Vegni lancia la sfida a Tadej Pogacar per cimentarsi non solo al Tour de France ma anche al Giro d’Italia alla ricerca della storica doppietta

Mauro Vegni ha lanciato un “velato” invito al vincitore del Tour de France 2021, Tadej Pogacar, a cimentarsi con la prossima edizione della corsa rosa.
Lo sloveno, dal suo canto, non pare però interessato a gareggiare al Giro ma i tempi degli annunci non sono ancora attuali.

“Non credo che vincere il Tour de France tre o quattro volte faccia una grande differenza. ”, ha detto Vegni a La Gazzetta dello Sport in una “provocazione” per spingere il due volte vincitore della Grande Boucle a tentare l’accoppiata Giro-Tour. L’ultimo atleta a provarci seriamente è stato Chris Froome che, nel 2018, dopo aver vinto “di rimonta” la corsa rosa si è poi fermato sul terzo gradino del podio in terra francese.

“Il percorso 2022 è uno dei più impegnativi di sempre, mette a disposizione tante tappe differenti. E’ un peccato che nessuno sembri avere voglia di provare a vincere la doppietta Giro-Tour” ha proseguito il direttore del Giro.

Chiaramente nella scelta strategica del capitano dell’UAE Team Emirates pesano gli interessi degli sponsor che vedono nella Grande Boucle un palcoscenico più attraente. Dal canto suo lo sloveno si era già espresso qualche settimana fa sottolineando come il fascino del Giro si particolarmente attraente ma che le scelte vengono costruite con il management del team.

Insomma non sarà il 2022 l’anno in cui il 23enne sloveno farà il suo debutto nella corsa tricolore in quanto l’obiettivo per il prossimo anno è il Tris in giallo: “Quando ero piccolo in Slovenia si vedeva solo il Tour e con questo sono cresciuto. Vincere il Tour per due volte è stato un sogno”. Insomma tutto lascia pensare che l’obiettivo doppietta sia rimandato (si spera) ai prossimi anni.


Il Tour è la corsa che mi ha “cresciuto”. In Slovenia si vedeva solo la Grande Boucle, non c’erano altre corse di ciclismo in televisione. Per questo la gara a tappe francese è così nel mio cuore, vincerla per due volte è un sogno, non potevo chiedere di meglio».

n questi ultimi anni gli atleti sono più pronti a vincere grandi gare in giovane età. Avere 23 anni non è un problema. Al momento non c’è nessuno che sembri avere voglia di provare a vincere la doppietta Giro-Tour. Il percorso 2022 è uno dei più impegnativi di sempre, mette a disposizione tante tappe differenti. Mi aspetto molti cambi in vetta alla classifica”.