Sagan a Evenepoel: divertiti ragazzo!

Sagan prodigo di suggerimenti a Evenepoel

Sagan manda il suo suggerimento al giovane talento belga Remco Evenepoel: “divertiti e poi i risultati arriveranno di conseguenza”

Sagan sa come si vince (fonte facebook)
Sagan sa come si vince (fonte facebook)

Sagan, lo sappiamo tutti, è sicuramente un personaggio “controcorrente”, mai banale nelle esternazioni, talvolta scomodo, amato dal pubblico e certamente innamorato del ciclismo. Un campione incredibile lo slovacco in grado di conquistare tre titoli Mondiali su strada consecutivi. Un campione che da luce al ciclismo mondiale sempre alla ricerca di stelle in grado di appassionare il grande pubblico.

Un talento che fra qualche anno potrebbe prendere l’eredità di Sagan, non tanto sotto il piano sportivo quanto per l’empatia dei tifosi è il belga Remco Evenepoel. E’ un predestinato Evenepoel, è un campione di quelli che ne nascono uno ogni 50 anni almeno a giudicare dall’alba della sua carriera. Il giovane belga ha iniziato con il calcio per poi “sposare” il ciclismo.

La carriera di Remco è stata di quello che lasciano il segno nella categoria Juniores e il suo debutto nel ciclismo professionistico ha rispettato le attese per un ragazzo che tutti indicano come un “fenomeno” che segnerà il futuro del ciclismo dei prossimi anni.

Sagan, da sempre attento alle dinamiche del ciclismo, ha voluto dire la sua ai giornalisti di Cyclingnews  sul giovane Evenepoel.

 “Remco ha vinto entrambi i titoli Mondiali juniores con un vantaggio enorme ora è chiamato al passo tra i pro. Il salto dagli juniores al World Tour è un grande passo, vediamo come lo farà e come gestirà tutti gli aspetti del caso” ha dichiarato Peter Sagan.

Se le qualità di Evenepoel paiono universalmente riconosciute molto dipenderà, secondo il campione slovacco, della capacità di gestione di aspetti anche extra sportivi.

 “La cosa più importante è che il belga sappia divertirsi andando in bicicletta, perché se questo sport diventano solo un lavoro e un modo per guadagnare dei soldi allora soffrirà le pene dell’inferno. Tutti noi abbiamo iniziato ad andare in bicicletta per passione, per molti di noi la passione è mutata in un lavoro e un modo per fare soldi il che può portare a perdere amore per lo sport” ha continuato PEto

Il campione della Bora che nel 2019 sarà il ciclista più pagato del World Tour ha voluto fare un parallelo con la sua esperienza professionale “Quando ho debuttato non ero sotto i riflettori come adesso. C’è voluto un po’ ad abituarmi alla popolarità ma ora che corro da dieci anni ho imparato a gestire la pressione dei media e dell’ambiente. Quando hai anni di esperienza alle spalle e sei più vecchio tutto è diverso e più facile” ha chiosato Sagan.