Roglic doma lo strappo di Trevi alla Tirreno

Roglic doma lo strappo di Trevi alla Tirreno-Adriatico

Roglic doma tutti sullo strappo di Trevi nella terza tappa della Tirreno-Adriatico 2018 mentre Geraint Thomas del Team Sky è nuovo leader della classifica.

 

Roglic Doma la terza tappa
Roglic Doma la terza tappa

Roglic doma la terza tappa della Tirreno-Adriatico 2018 con arrivo sul durissimo arrivo di Trevi, tappa lunga 235km con partenza da Follonica con tanti strappetti compreso quello finale. Tappa caratterizzata da una fuga con ben cinque atleti Jacopo Mosca (Wilier – Selle Italia), Nicola Bagioli e Sho (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini), Dennis Van Winden (LottoNL – Jumbo) e Stepan Kurianov (Gazprom – RusVelo) che arrivano ad avere 8 minuti di vantaggio.

Alle spalle dei fuggitivi il gruppone lascia fare finché la tappa non entra in territorio umbro per poi cominciare a lavorare per ridurre il vantaggio. Va segnalata una brutta caduta che ha coinvolto, tra gli altri, anche Gianni Moscon e Rafal Majka. Il trentino poi riesce a rientrare mentre è costretto ad alzare bandiera bianca il polacco, ormai fuori dalla generale. I fuggitivi vengono riassorbiti.

A meno dieci km dal traguardo ecco lo strappo di Trevi con pendenze oltre il 20%, il gruppo stantuffa sui pedali e a circa un km dall’arrivo ecco che parte Primoz Roglic: sembra non ci sia alcuna possibilità per lo sloveno ma il piccolo margine che riesce a prendere diventa duro da colmare per gli avversari. Dietro a lavorare è Gianni Moscon che cerca di condurre l’inseguimento per il suo capitano Geraint Thomas.

Niente da fare per gli avversari, Primo Roglic doma la salita di Trevi mentre a 3″ arriva Yates, seguito poco dietro dal vincitore della Strade Bianche Tiesj Benoot (Lotto Soudal) e da Thomas, che diventa il nuovo leader della classifica generale a pari tempo con Greg Van Avermaet.

Pagano nel finale i tre big Chris Froome (Sky), Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) e Fabio Aru (UAE Team Emirates). Domani tappa regina: si va da Foligno a Sasso Tetto (219 km), con le asperità di San Ginesio, Gualdo e Penna San Giovanni ed infine la salita di Sarnano lunga 14.2 km (con pendenza media del 5.8%), giudice supremo della corsa.