Rebellin: l’ultimo immortale, a 46 anni ancora in gruppo

Rebellin
Rebellin l’Highlander

Rebellin: l’ultimo immortale, come un eterno Christopher Lambert in Highlander, il corridore classe 1971 di San Bonifacio ha ancora la voglia (se non completamente le gambe) di un ragazzino e a 46 anni ha ancora la voglia di buttarsi in una nuova avventura su due ruote. Dopo l’esperienza Asiatica con la casacca della Kuwait-Cartucho.es, ora se ne va in Africa.

La destinazione di Davide Rebellin, che a dispetto dell’età anagrafica ha deciso di proseguire a sudare sui pedali, è la  Natura4Ever-Sovac, formazione di origine belga, ma che corre con  licenza algerina. La quadra,  fondata dall’ex professionista Geoffrey Coupe, ha radunato alcuni atleti di valore per difendere i colori del neonato team Continental.

Del team fanno parte anche i belgi Robin Stenuit e Gaetan Bille, proveniente da due Professional locali, e il marocchino Youcef Reguigui, reduce da una stagione nel WorldTour nelle file della Dimension Data.
Nemmeno a dirlo, Davide Rebellin sarà il corridore di maggior esperienza all’interno del team e avrà il ruolo di chioccia per i corridori più giovani oltre a cercare di raccogliere altri risultati di livello (che anche nell’ultima stagione non sono mancati).
Inizialmente sembrava che l’avventura alla Kuwait-Cartucho.es potesse proseguire ma poi ecco arrivare l’offerta di Geoffrey Coupé, che ha speso parole di elogio per il corridore: “Rebellin è un nome di peso che potrà essere indispensabile per il team sia per i risultati che per essere una guida per i più giovani, in fatto di esperienza e professionalità”.

E così prosegue la straordinaria avventura di Rebellin, cominciata nel lontano 1992, quando prese parte, nella sua prima stagione da pro’, anche ai Giochi Olimpici di Barcellona. Tante vittorie nel palmares del veneto: su tutte il meraviglioso tris ottenuto alle Classiche delle Ardenne (Amstel-Freccia-Liegi) nell’anno 2004, le tre vittorie alla Freccia Vallone, una tappa al Giro d’Italia e il quarto posto ai Mondiali di Varese 2008.