Rastelli e Gazzoli tipi da medaglia
Rastelli e Gazzoli conquistano argento e bronzo a Bergen. Oro a Johansen.
Rastelli e Gazzoli ci regalano un doppia medaglia ai Campionati del Mondo di Ciclismo di Bergen 2017. L’Italia continua a ben figurare in questa rassegna iridata e lo fa, oggi, grazie ai nostri Juniores Luca Rastelli e Michele Gazzoli che conquistano rispettivamente l’argento e il bronzo nella prova in linea mentre l’oro va al danese Julius Johansen.
Siamo nella penultima giornata di gara della rassegna iridata che si apre con i 135.5 km dedicati alla prova Juniores con cinque giri nel circuito della ormai già mitica Salmon Hill.
Giulio Masotto è protagonista della fuga di giornata assieme a Kiryl (Bielorussia), Medrazi (Marocco), Hvideberg (Norvegia), Donovan(Gran Bretagna), Van der Tuuk (Olanda), Brussenskiy (Kazakistan) e Staples (Canada), ai quali si accodano, al terzultimo giro, il kazako Marukhin e l’altro azzurro Rastelli.
Ripresi i fuggitivi, ecco che ai meno quindici dall’arrivo Johansen, proprio dopo la Salmon Hill lasciati tutti e con le sue doti di passista, inscena una vera e proprio cronometro individuale che gli permette di prendere un vantaggio tale da non essere più ripreso e tagliare il traguardo in solitaria.
La corsa è un passaggio di consegne della maglia iridata tutta Make in Denmark visto che a Doha, lo scorso anno, vinse Oelgaard.
Alle spalle del danese lo show è tutto tricolore, dal gruppo parte Filippo Zana, che va a ricongiungersi con i contrattaccanti. Tre azzurri all’inseguimento della testa della corsa, che staccano uno ad uno gli altri avversari e vanno a caccia delle medaglie ed è Luca Rastelli, che tutto solo taglia il traguardo in seconda posizione. Alle sue spalle i nostri ragazzi (Colnaghi e Zana) vengono ripresi dal gruppo e a quel punto è Michele Gazzoli che conquista la volata di gruppo.
Curiosa l’esultanza sul traguardo proprio di Gazzoli, convinto che Rastelli avesse conquistato l’oro: così però ha rischiato di perdere il bronzo, salvato sul filo di lana solo per pochi centimetri.
L’Italia mette tre uomini tra i primi sette a dimostrazione che il nostro movimento, grazie anche alla componente rosa, è decisamente vitale e in futuro potrà dire la sua anche a livello Senior.