Perchè Brandon McNulty correrà negli USA?

Brandon McNulty (fonte Wikipedia)

Brandon McNulty (fonte Wikipedia)

Brandon McNulty, classe 1998, campione del mondo junior ha deciso di correre per la Rally Pro Cycling, un team Continental

La vittoria ai Mondiali Junior in Quatar lo scorso settembre è valso l’interessamento di molti team Europei per  Brandon McNulty ma il giovanissimo corridore, classe 1998 originario di Phoenix in Arizona, ha deciso di restare negli Stati Uniti.

McNulty sapeva che le chiamate da team Americani ma anche europei non sarebbero tardati a venire, secondo gli esperti sembrerebbe uno degli atleti americani potenzialmente più forti di sempre,  suoi numeri di potenza puntano verso talenti come Greg Lemond, Taylor Phinney o Tejay van Garderen.  Dopo una attenta valutazione Brandon e il suo Staff hanno deciso di restare negli USA firmando con la Rally Pro Cycling, un team Continental.

La scelta pare essere stata dettata dalle vicende di molti talenti americani che, partiti per l’Europa con grandi speranze, non hanno poi preso parte a corse World Tour perdendosi per strada: “Non è stata una decisione semplice, correre in Europa sarà una cosa che prima o poi farò ma al momento ho preferito cosi”, le parole di Brendon.

“Apparentemente Brandon può sembrare un ragazzo molto timido ma non lo è, quando è in corsa è perfettamente a suo agio, quando sarà pronto andrà in Europa” queste le parole del padre R.J. McNulty. Dello stesso avviso  Jonas Carney (direttore sportivo della Rally Pro Cycling) “non vi è alcun dubbio sul fatto che Brandon andrà a competere in squadre World Tour ma in questo momento dobbiamo evitare errori che possano rovinare la carriera del ragazzo, il talento è molto ma è anche molto facile perdersi per strada, quando sarà pronto farà il grande salto”.

E’ chiaro che la carriera di Bandon sboccerà se approderà in Europa e per tanti suoi connazionali i tempi sono maturari presto: Greg LeMond ha firmato con la  Renault all’età di 19 anni, la Motorola ha firmato Lance Armstrong da giovanissimo ma forse l’attesa renderà più affascinante il suo futuro europeo.

 

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