Molteni torna per aiutare i ciclisti in difficoltà

Molteni torna la squadra di Eddy Merckx

Molteni marchio mitico del ciclismo torna alla Sei Giorni di Londra per assistere chi, è caduto nell’indigenza

Molteni: una formazione
Molteni: una formazione

Molteni un nome che per gli amanti del ciclismo non è indifferente, anzi è un nome che mette i brividi e che, ai più anziani, farà scendere una nostalgica lacrima.

A volte ritornano era il titolo di un racconto di Stephen King e a volte ritornano vale per questo storico marchio che ha legato il suo nome ad un team fortissimo, una delle maglie più note e indossate anche da un tale Eddy Merckx e del nostro Gianni Motta.

Gli anni Sessanta e Settanta, il Processo alla Tappa di Sergio Zavoli gli anni d’oro del ciclismo mondiale e italiano. Anni in cui dal bianco e nero si inizia a passare al colore, anni di boom economico e di benessere, anni di sfide a biglie sulla spiaggia e le “biglie” più ambite erano quelle di Merckx, Gimondi, Anquetil, Zilioli e compagnia.

Ora alle soglie del 2020, al Lee Valley VeloPark, velodromo costruito apposta per le Olimpiadi del 2012, si è corsa la Sei Giorni di Londra ed ecco che torna il marchio Molteni. Nella prima serata della “Six Days” londinese sono scesi in pista due coppie di corridori con la mitica maglia Molteni: Roger Kluge e Theo Reinhardt (campioni del mondo su pista) e Adam Blythe e Jon Dibben.

Gli atleti hanno indossato proprio la gloriosa maglia della formazione Molteni, con l’inconfondibile color camoscio che richiama momenti magici del ciclismo.

Va ricordato che la storica azienda Molteni ha chiuso i battenti nel 1986 ma la famiglia continua ad operare nel settore alimentare con altri marchi. Il nome Molteni è legato, però, alla Fondazione Ambrogio Molteni che ha come obiettivo quello di aiutare ex corridori caduti in difficoltà economiche

L’operazione, va precisato, non ha finalità commerciali o si lega a future sponsorizzazioni

“Mio padre e mio nonno mi portavano con sé in qualche tappa quando ero bambino. La passione per la bicicletta e per tutto ciò che rappresenta me l’hanno passata così”. E ora, a sessant’anni dall’inizio della storia Molteni nel ciclismo e a poco più di quaranta dalla fine, “abbiamo voluto onorare la memoria dei miei familiari, che purtroppo non ci sono più”.

ha spiegato a “Repubblica” Mario Molteni, figlio di Ambrogio, presente a Londra per illustrare l’iniziativa che avverrà ufficialmente lanciata all’inizio del 2019.

La Fondazione estenderà il supporto anche a giovani talenti il cui cammino verso il ciclismo professionistico è stato segnato da incidenti, sfortune o scelte sbagliate.