Kristian Yustre spiega la vicenda del pestaggio

Kristian Yustre: “in Italia ciclisti non tutelati”

Kristian Yustre ciclista dell’Amore & Vita-Prodir  vittima di un pestaggio da parte di un automobilista rumeno racconta la sua versione dell’accaduto 

Kristian Yustre
Kristian Yustre

Kristian Yustre, corridore dell’Amore & Vita-Prodir, è uno dei quattro corridori professionisti colombiani che lo scorso martedì sono stati oggetti di un forte diverbio con un automobilista di origine rumena.  Due ciclisti hanno avuto la peggio finendo dritti in ospedale: a Yuste sono stati applicati tre punti di sutura al labbro inferiore mentre il 22enne Daniel Felipe Martinez, colpito con un gancio alla mascella è addirittura sveluto ed è stat portato all’ospedale S.Iacopo di Pistoia dove è stato dimesso solamente dopo il responso rassicurante della TAC svolta.

Gli altri due “protagonisti” della tristissima vicenda sono il 22enne Eduardo Florez del team Wilier Triestina-Selle Italia diretto da Luca Scinto e il 21enne Julian Cardona, tesserato come Martinez per il team World Tour della EF-Education First che per loro fortuna sono stati solamente spettatori dell’episodio.

 

Kristian Yustre, ormai da tre anni residente in italia (precisamente a Valdinievole in provincia di Pistoia), classico fisico da scalatore colombiano, ha raccontato al quotidiano “Il Tirreno” la sua versione dei fatti. “Stavamo terminando il nostro allenamento, io e Martinez avevamo lasciato un po’ indietro Cardona e Florez, quando ci siamo immessi sulla via Fiorentina. Stavamo procedendo affiancati in assenza di autoveicoli. Un attimo dopo un’automobile ci ha affiancato e ha iniziato a guardarci in modo ostile. L’automobilista ha accelerato, ci ha sorpassati e ha iniziato a stringerci verso il bordo della strada probabilmente con l’intento di farci cadere, noi abbiamo sopravanzato l’auto ed abbiamo reagito gesticolando e mandando a quel paese il guidatore” ha dichiarato Yustre al quotidiano. “Quando ci siamo fermati – ha proseguito il colombiano – il guidatore è sceso dal veicolo e senza dire nulla, ha sferrato un pugno al volto di Daniel Felipe che è finito a terra KO. Io ho provato a difendermi ma sono stato colpito al labbro, sono poi arrivati gli altri due colleghi per aiutarci ma l’uomo è salito in macchina ripartendo. Insomma una bruttissima avventura”.

Come detto, Kristian Yustre,, è ormai un italiano di adozione e non si sarebbe mai aspettato una simile situazione “vedo a volte che gli automobilisti sono nervosi e impazienti, ma da qui ad arrivare a picchiarci ce ne passa, Il traffico qui mi sembra un problema direi soprattutto a causa di chi guida spesso con il sangue agli occhi”.

Il colombiano ha poi fatto un paragone sulla situazione in Colombia rispetto all’Italia: “Anche in Colombia vi sono delle vittime della strada ma le leggi tutelano molto i ciclisti equiparandoli a tutti gli altri mezzi che transitano su ogni strada. Da noi i ciclisti possono viaggiare fianco a fianco e i mezzi a motore devono rispettare comunque e sempre la distanza di un metro e mezzo dal ciclista. Purtroppo devo notare che in Italia ci sono meno tutele per i ciclisti ed è un vero peccato che sia così per un paese ad alta concentrazione di appassioni delle due ruote”. Intanto i dirigenti dei team degli atleti coinvolti stanno valutando la possibilità di querelare l’autista-pugile protagonista dell’accaduto.