Joao Almeida: “La miglior difesa è l’attacco”

Joao Almeida

Joao Almeida

Joao Almeida e i due secondi “rubati”

Joao Almeida a dispetto dei soli 22 anni all’anagrafe mostra i segni del campione consumato con alcuni “giochi mentali!

Joao Almeida ha 22 anni ma, a giudicare da come sta correndo il Giro d’Italia 2020, il natìo di Caldas da Rainha, ha già mangiato “abbastanza polenta” per capire l’importanza del peso psicologico sulle dinamiche di una corsa lunga tre settimane. Dopo aver conquistato un po’ a sorpresa (ma non troppo) la maglia rosa, l’ha difesa con le unghie e con i denti.

Smorfie, lingua di fuori e crollo sull’asfalto finale ma a Pincavallo la maglia era ed è ancora sulle sue spalle. Oggi il portoghese in una tappa segnata da una fuga al lunga gittata che ha premiato Jan Trantik ha colto l’attimo propizio per rubare qualche secondo (due) ai rivali in classifica, primo tra tutti Wilko Kelderman. L’azione del l’atleta della Deceuninck-QuickStep ha una valenza non tanto per il margine acquisito (ma che non è detto non possa essere essenziale a Milano) quanto per l’aspetto psicologico che ci sta dietro. Volete battermi in montagna? E io vi scatto in faccia e vi rubo due secondi un una tappa segnata.

Joao Almeida  ha ammesso di voler portare la maglia a Milano, ma aver paura  di poter attraversa una giornata di crisi da un momento all’altro:

A volte la miglior difesa è l’attacco, le sensazioni erano buone e ci ho provato, perché non avrei dovuto? Quando la salita è così ripida tutti consumano energie. Il Giro sta diventandosun gioco mentale, ma quello che conta sono le gambe. I mind games sono importanti. Sono molto in fiducia e  sono grato a tutta la squadra per il continuo supporto. Vedremo dove posso arrivare, sono fiducioso, ma anche pronto al peggio. Ci sono tante cose che possono andare storte”.