Giuseppe Martinelli: “basta ammiraglia”

Giuseppe Martinelli: la tv italiana mi ha fatto male

Giuseppe Martinelli parla a tutto tondo del ciclismo, di Fabio Aru, Vincenzo Nibali, della TV e la decisione di non andare più in ammiraglia

Giuseppe Martinelli
Giuseppe Martinelli

Giuseppe Martinelli è uno dei Direttori Sportivi più vincenti della storia del ciclismo (ha conquistato da DS ben 9 Grandi Giri) ma dalla prossima stagione non salirà più in ammiraglia. In una recente intervista a La Gazzetta dello Sport ha dichiarato: “Potrei fare qualche corsa ogni tanto, ma in realtà lavorerò quasi esclusivamente dietro le quinte. Logistica. Programmi. Consigli. Mi immagino come jolly, non farò più quello che ho fatto finora. Ho cominciato a pensarci nel 2016. Poi le critiche ingiuste ricevute all’ultimo Tour mi hanno fatto male, mi sono rimaste dentro“.

Giuseppe Martinelli: contro la TV Italiana

A Giuseppe Martinelli, non sono andati giù gli attacchi della TV Italiana volti a dividere Fabio Aru dall’Astana: “sembrava quasi una cosa voluta, per spingere Fabio lontano dal team verso lidi magari già stabiliti”. E, sempre parlando del Tour de France un po’ a basso profilo: “Io non sono riuscito a far capire che non potevamo fare niente di più. Cadute e infortuni hanno condizionato, ci sono mancati Cataldo, Fulgsang, Kangert e senza parlare della tragedia di Michele Scarponi. Non si può pensare di avere la bacchetta magica e improvvisare“.

Sulla decisione di scendere dalla ammiraglia, Martinelli ha negato che sia legata all’assenza di un vero capitano nel Team Astana: “E’ fa un po’ che vi stavo pensando, alla mia età non puoi sempre vivere con l’assillo del risultato. A volte è meglio staccare la spina e cambiare prospettiva. Il fatto di essere stato messo sulla seconda ammiraglia al Tour mi ha forse inconsciamente fatto sentire meno rappresentato, meno solido di prima“.

Giuseppe Martinelli: che tragedia quella di Michele Scarponi

“Non dico che mi ha ucciso ma mi ha tolto un po’ di sangue. Mi ha segnato e non voglio paragonarla a niente altro. Ho conservato dei messaggi vocali, un giorno vi farò ascoltare l’ultimo che mi aveva mandato alle 10 di sera, il giorno prima di morire. Pare un testamento, sembrava quasi che sapesse che stesse per succedere qualcosa“.

Giuseppe Martinelli: su Fabio Aru

Il Ds è tornato sulla scelta di Aru di dire addio alla Astana per accasarsi alla Uae Emirates. “Con Fabio c’era un rapporto vero, la sua scelta mi ha sorpreso perché non aveva mai condiviso col sottoscritto questa idea. Non ci sono mai entrato né lui ha mai sparito con me la decisione, non mi ha nemmeno chiesto un suggerimento ma sinceramente non sono deluso né mi sento tradito da Aru”. Martinelli ha dichiarato di non sentire il sardo da oltre un mese ma questo non vuol dire che fra i due ci siano o ci siano state frizioni: “Se ci sarà da abbracciarsi, lo faremo tranquillamente. Credo che sia stata una scelta di vita, ma anche il fattore economico deve essere stato molto importante”.

 

Giuseppe Martinelli: Aru Vs Nibali

“Sono due corridori molto diversi, Fabio ha un carattere diverso da Vincenzo Nibali, ha idee sue ed è più difficile limare le posizioni. Vincenzo è un ragazzo spontaneo, come lo vedi è. Sa ascoltare, non si lascia abbindolare ma sa capire cosa è giusto e cosa no e ama farsi accarezzare, se sei bravo lui ascolta i tuoi consigli. Fabio Aru è un po’ più testardo ti ascolta ma nelle decisioni vuole sempre ottenere un po’ della sua visione delle cose. Nel complesso devo dire che ho lavorato benissimo con entrambe anche se con Aru ho tribolato un po’ di più”.

 

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