Foresta di Arenberg settore della Parigi-Roubaix

Foresta di Arenberg

Foresta di Arenberg

Foresta di Arenberg settore della Parigi-Roubaix, storico punto della Classica del Nord, lungo 2400 metri

La Foresta di Arenberg (in franceseTrouée d’Arenberg o Tranchée de Wallers-Arenberg), è un tratto caratteristico presente nel percorso della Parigi-Roubaix. Prende il nome dall’omonima foresta che circonda la strada, un tempo era usata come strada di passaggio per i minatori e poi è diventato luogo di “culto” del ciclismo.

Questo tratto di strada è stato inserito nella corsa a partire dal 1968 fortemente voluto dal direttore della corsa dell’epoca, Jacques Goddet su suggerimento di Jean Stablinski ed Édouard Delberghe. In poco tempo questo settore di pavé è letteralmente divenuto il simbolo della corsa. Lungo 2400 metri, questo tratto è uno dei più difficili dell’Inferno del Nord.

L’Arenberg si raggiunge tramite una strada rettilinea di 600  m lungo l’area mineraria di Wallers-Arenberg. Un restringimento è presente all’ingresso del settore ed è spesso punto in cui si susseguono cadute e inciampi fra ciclisti. Nella foresta le condizioni climatiche prevedono sempre il livello più alto di umidità che rende, anche in condizioni di clima asciutto, la strada più scivolosa del normale. Nell’edizione 1998 il belga Johan Museeuw si ruppe il ginocchio scivolando proprio in questo tratto mentre nel 2001 fu il corridore francese Philippe Gaumont a cadere a causa del selciato scivoloso. Va ricordato che la parte a sinistra della strada viene arato pochi giorni prima della gara per renderlo impraticabile.

In quanto punto di rilievo della corsa richiama sempre un elevato numero di spettatori tanto da essere l’unico punto in cui vengono poste delle barriere a protezione dei corridori dalla folla.

Seppur posto lontano dal traguardo questo tratto diventa spesso determinante per le sorti della corsa. Il settore presenta un selciato abbastanza “rovinato” tanto da essere escluso nell’edizione del 2005 per poi essere reintrodotto l’anno successivo a seguito di interventi di messa in sicurezza.

Ad 7 aprile 2008, è stata inaugurata una stele all’ingresso della trincea di Arenberg in omaggio a Jean Stablinski. La Tranchée de Arenberg sta alla Parigi-Roubaix come l’Alpe d’Huez al Tour de France

La Foresta di Arenberg nasconde il suo fascino in epoche remote, nel medioevo e in quello scenario fiabesco tra betulle ed arbusti che fanno da cornice alle pietre irregolari che possono generare cadute di gruppo e forature. Non è raro, in questo tratto, vedere biciclette e ciclisti volare in aria come birilli.

Il selciato di questo tratto in parte a schiena d’asino e in parte segnato da lievi pendenze è, di fatto, in grado di spezzare le gambe agli atleti. Proprio per le sue insidie il tratto della Foresta di Arenberg va affrontato in testa al gruppo e con la giusta distanza dai rivali per evitare, in caso di cadute, di essere travolti. Di norma non si vince la Parigi-Roubaix in questo tratto ma di certo la si perde.

Va ricordato che il tratto della Foresta di Arenberg è costantemente monitorato dagli organizzatori e, nei giorni che precedono la Parigi-Roubaix, si interviene con diserbante per ridurre la presenza di erba che renderebbe ancor più scivoloso il selciato. L’associazione
Amici della Parigi–Roubaix (che si occupa di tutelare e manutenere i settori in pavé), qualche anno fa ha organizzato un intervento di inserimento di calcestruzzo tra le fessure dei cubetti per ridurre la crescita di erba.

Non solo Parigi-Roubaix

Chiaramente Arenberg non è “solamente” il tratto di pavé ma è un’area incontaminata. Il paese ha solamente 230 abitanti ed attorno al “settore” nascono decine di percorsi che attraversano i boschi circostanti. I percorsi sono funzionali ai biker ma anche agli amanti del trekking e delle passeggiate all’aria aperta.