Doping, arrestati farmacista e presidente squadra di ciclismo
Doping su un minorenne: le indagini hanno evidenziato responsabilità penali anche a carico di altri cinque indagati
Il Doping nel ciclismo è tornato di triste attualità. E’ di ieri la notizia del ragazzino di 14 anni fermato per sostanze dopanti.
I carabinieri del Nas di Cosenza, in collaborazione con i colleghi del comando provinciale, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Cosenza, Giusy Ferrucci, su richiesta della procura della repubblica di Cosenza, sostituto procuratore titolare del fascicolo d’indagine, Giuseppe Visconti, procuratore aggiunto, Marisa Manzini e del procuratore capo Mario Spagnuolo. I due soggetti arrestati sono un farmacista 63enne e il presidente di un associazione sportiva dilettantistica di ciclismo di 67anni, accusati di aver messo in commercio attraverso canali illeciti farmaci dopanti destinati ai ciclisti dell’associazione.
Le indagini hanno evidenziato responsabilità penali a carico di altri cinque indagati tra i quali un medico di base, fratello del farmacista.
Indagati anche una dipendente della farmacia, accusata di esercizio abusivo della professione sanitaria, non essendo risultata in possesso dei titoli necessari a esercitare all’interno della farmacia e tre ciclisti dell’associazione accusati di aver acquistato e utilizzato illecitamente i farmaci dopanti. E’ stato disposto anche il sequestro preventivo della farmacia di c.da Sant’Ippolito di Cosenza e il sequestro per equivalente di 734mila euro, somma pari ell’entita’ della truffa stimata ai danni del servizio sanitario nazionale.