Pista Ciclabile o parcheggio! E De Marchi non ci sta!
Pista Ciclabile? No, un parcheggio: il campione di ciclismo filma tutto
Pista Ciclabile? No, un parcheggio, va bene essere insultati sistematicamente dagli automobilisti (a volte anche noi ciclisti ce l’andiamo a cercare) ma ieri), ma ieri la pazienza Alessandro De Marchi, professionista del Team Bmc impegnato in un lungo allenamento nel suo Friuli, è stata messa a dura prova.
Alessandro era impegnato in un allenamento a Grions di Sedegliano quando nel bel mezzo di una pista ciclabile si è visto la carreggiata ostruita da una decina di auto in sosta.
Dalla tasca della tuta ha tirato fuori il suo smartphone e ha cominciato a filmare la scena postandola poi un video sui suoi profili social.
“Passi per gli automobilisti che ogni giorno t’insultano, ma almeno lasciateci le piste ciclabili», ha spiegato il corridore. Insomma basta poco per vanificare lo sforzo delle “Bravissime le amministrazioni comunali che investono sulle piste ciclabili – spiega – ma molte volte le stesse sono delle trappole per i ciclisti”.
Il corridore, di casa nella Nazionale di Davide Cassani, è anche nel direttivo della Bujese. Si sta impegnando per avvicinare i bimbi al ciclismo. Abituato a frequentare il nord Europa non è facile gettarsi nella realtà italica che di certo poco tutela gli utilizzatori delle due ruote.
Probabilmente è solo una questione di educazione civica: una pista ciclabile non è un parcheggio così come un parcheggio per invalidi non è un’area di sosta per chiunque.
“Quando vado a correre in Olanda o in Belgio la musica è diversa: ciclabili e strade sono progettate insieme e noi professionisti, per preparare le corse lassù, ci alleniamo abitualmente su chilometri e chilometri di piste ciclabili – ha sottolineato Alessandro De Marchi – l’automobilista che deve girare a destra sta bene attento a dare la precedenza al ciclista”. Nel nord Europa la tutela del ciclismo e la mobilità sostenibile sono la quotidianità, emblematico è il parcheggio dedicato alle biciclette creato a Utrecht
De Marchi sta per partire per la Spagna dove si allenerà per qualche giorno prima di debuttare alla Vuelta Valenciana: ”Li i cartelli che invitano gli automobilisti a lasciare 1,5 metri di sicurezza al ciclista in fase di sorpasso ci sono. In Italia il codice della strada ancora non li prevede”.