José Antonio Pecharromán ciclista spagnolo
José Antonio Pecharromán: la sua carriera
José Antonio Pecharromán “meteora” del ciclismo spagnolo vincitore della Euskal Bizikleta 2003 e della Volta Ciclista a Catalunya 2003 per poi sparire sino ad una controversa accusa di doping
José Antonio Pecharromán Fabián nasce il 16 giugno 1978 a Caceres. Si avvicina al ciclismo mettendo in luce interessanti qualità che gli valgono un contratto con la GD Supermercados Froiz con cui nel 1999 ottiene una vittoria di tappa alla Vuelta a Alava. Nel 2000 firma con la Jazztel- Costa De Almeria passando professionista nei due anni seguenti fa “apprendistato” prendendo parte alla Vuelta Espana senza ottenere risultati di rilievo.
L’anno magico per il “Pecha” è il 2003 quando con i colori della Paternina – Costa De Almeria ottiene risultati strabilianti. Pecharromán è al via della Euskal Bizikleta 2003 e fa letteralmente il diavolo a quattro: vince in solitataria la seconda frazione da Ispaster ad Aizarnazabal mettendosi alle spalle David De La Fuente staccato di quasi un minuto e conquistando la maglia di leader della corsa. Il giorno seguente sull’arrivo del Santuario Virgen de Oro José taglia nuovamente il traguardo in solitaria staccando di otto secondi Martín Perdiguero e Francesco Casagrande portando a 44 secondi il vantaggio in classifica generale sul toscano, secondo in classifica. Nella quarta tappa è Casagrande a “rubare” due secondi allo spagnolo sul traguardo di Itziar ma nella cronometro individuale di 16,5km a Deba è ancora José Antonio Pecharromán a chiudere primo mettendosi alle spalle Joseba Beloki per 17 secondi e Haimar Zubeldia per venti. In generale il corridore di Caceres aumenta il margine sul secondo, Beloki, a oltre un minuto e l’8 giugno conquista la breve corsa a tappe spagnola.
Al 15 giugno Pecharromán è al via della a Volta Ciclista a Catalunya 2003, nell’arrivo di Cortals d’Encamp è Roberto Heras a vestire la maglia di leader con José a 9″. Il 21 giugno nella cronometro individuale da Molins de Rei a Vallvidrera Pecharromán si impone con 52″ di margine su Heras andando a vestire la maglia di leader della corsa fino al termine sull’arrivo di Barcellona.
Il nome di José Antonio Pecharromán diventa uno dei più ambiti del ciclomercato; la US Postal di Armstrong, la Rabobank piombano su di lui con offerte da capogiro: 600.000 euro per due stagioni contro i 30.000 che percepisce dalla Paternina di Miguel Moreno. Pecharromán firma per Quick Step e per il resto della stagione raccoglie solo delusioni, alla Vuelta è un nome caldo ma si ritira dopo appena cinque tappe.
Moreno non la prende bene:
Ci prendiamo cura di lui da quattro anni e sa che può andare dove vuole. Quando un corridore firma per un’altra squadra, è meglio che se ne vada senza aspettare che la stagione finisca, altrimenti è nullo.
Alla Quick Step l’avventura del “Pecha” è pessima: 49esimo alla Vuelta a Espana 2004 e addirittura fuori tempo massimo alla 12ª tappa nel 2005 riuscendo a cogliere un unico buon piazzamento al Trofeo Calviá quando chiude secondo. Viene operato due volte, ha qualche vicissitudine familiare con la perdita del padre e terminato il contratto non viene, chiaramente, riconfermato.
Nel 2006 firma con la Comunità Valenciana di Vicente Belda per poi passare al Benfica nel 2007 ottenendo l’ottavo posto al Giro del Portogallo. “Pecha” viene trovato positivo alla Clásica de los Puertos per un prodotto per la cura dei capelli e viene squalificato per nove mesi salvo poi fare ricorso, e vincerlo, al TAS. Ci vuole un anno tra carte e avvocati per vedersi riconoscere l’innocenza e nel frattempo il suo contratto viene rescisso ponendo di fatto fine alla sua carriera professionistica.