I sarti italiani della bicicletta: recensione
I sarti italiani della bicicletta: recensione del libro
I sarti italiani della bicicletta di Paolo Amadori e Paolo Tullini edito da Ediciclo Editore è un prezioso volume monografico, ricco di immagini ed aneddoti sul periodo d’oro della produzione ciclistica italiana: gli anni 60 e 70. I sarti italiani che hanno cucito le splendide biciclette di quegli anni addosso a campioni nostrani e fenomeni del ciclismo mondiale: uno su tutti il cannibale Eddy Merckx.
Il libro è uno splendido percorso su due ruote tra i grandi maestri della produzione “biciclettistica” della nostra penisola: dai telai usati da Fausto Coppi e realizzati da Faliero Masi quando uscì la Bianchi passando per i vari nomi storici come Cino Cinelli, Ernesto Colnago, Ugo De Rosa, Aldo Gios, Sante Pogliaghi e Francesco Galmozzi.
Dal libro traspare la passione per queste autentiche opere d’arte usate dai campioni ma finite poi anche tra le mani dei “comuni mortali”. Ogni modello è presentato con accurate gallerie fotografiche, schede tecniche e interessanti aneddoti. ll’interno del libro trova posto anche l’analisi dell’industria italiana della bicicletta da corsa che in quel periodo, anni ‘60 e ‘70, dominava la scena internazionale.
Il libro è un ideale regalo di natale per ogni appassionato di ciclismo o per chi vuole scoprire un universo apparentemente lontano ma che, grazie a tanti restauratori, sta ritrovando il giusto valore.