Filastrocca del gregario di Gianni Rodari
Filastrocca del gregario
Filastrocca del gregario opera di Gianni Rodari che con la sua intelligenza e sagacia elogia il più umile del ciclismo, sport umile per definizione
Filastrocca del gregario opera di Gianni Rodari, uno delle mente più brillanti del 1900 italiano che proprio nel ciclismo e nella bicicletta ha tratto ispirazione. Rodari era noto per la sua passione per lo sport e per il ciclismo; una passione pura, non da vero esperto ma da vero amante dello sport.
Il termine “gregario” deriva dal latino e sta ad indicare , una persona che sta “in mezzo al gruppo”, usato con terminologia a volte dispregiativa, nel ciclismo il ruolo del gregario è fondamentale per dar luce ai campioni.
Uomo di intelligenza e capacità ironica unica, Rodari ha dedicato alcune sue opere e scritti proprio al ciclismo visto come sport paradigmatico dell’essenza della vita. Testimone diretto di anni in cui il ciclismo vive di passione ed è specchio sincero della realtà Italiana, Rodari elogia la bicicletta e il ruolo umile ma indispensabile del gregario in una delle sue filastrocche.
Filastrocca del gregario
corridore proletario,
che ai campioni di mestiere
deve far da cameriere,
e sul piatto, senza gloria,
serve loro la vittoria.
Al traguardo, quando arriva,
non ha applausi, non evviva.
Col salario che si piglia
fa campare la famiglia
e da vecchio poi acquista
un negozio da ciclista
o un baretto, anche più spesso,
con la macchina per l’espresso.
GIANNI RODARI