Bici elettriche da corsa, il 2018 sarà l’anno del boom?
Bici elettriche da corsa il fenomeno del 2018?
Bici elettriche da corsa da Bianchi a Pinarello, da Cipollini a Giant, tutti i grandi produttori di bici da corsa stanno proponendo modelli elettrificati
Bici elettriche da corsa diciamolo, capita sempre più spesso di vedere arzilli vecchietti che sfrecciano in strada come emuli di Chris Froome, guardandoli distrattamente ci verrebbe da pensare, ma hanno usato qualche “puff” più del previsto? Battute a parte, quando il nostro occhio cade sul telaio ci accorgiamo della presenza (inevitabile) di una bella ansa che contiene una batteria: ah ok, è una bici elettrica e il nostro ego non ne risente troppo.
In realtà quello delle ebike, partito come un fenomeno di nicchia, sta diventando un vero e proprio fenomeno economico del 2018.
Bici elettriche da corsa?
La categoria della bici da corsa, che fino a qualche tempo fa non era stata toccata, ora sta iniziando a giovarsi de boom del settore e per il 2018 è prevista la “rivoluzione elettrica” della bdc.
Per qualcuno può, effettivamente, sembrare una contraddizione in termini, ma le bici da corsa elettriche sono ormai una realtà. Dopo aver rivoluzionato i settori delle bici da città e delle mtb, le ebike sono pronte ora a cambiare il modo di vedere il mezzo da strada.
Ancora una volta, come per quanto accaduto con le e-mtb, sembra che sia stata Haibike la prima azienda a presentare sul mercato delle bici da corsa elettriche. Era il 2011 quando l’allora semisconosciuta azienda tedesca presentava alla stampa la eQ Race.
Va sottolineato che le prime applicazioni di motore e batteria si sono avute in generale sulle bici a maggiore vocazione “utilitaria”, come le bici da città e le cargo bike: bici ideate per trasportare persone o cose da un posto all’altro, senza particolari vocazioni sportive.
Vennero poi le mountain bike elettriche, fenomeno esploso circa 5 anni fa: l’uso di una mountain bike è generalmente più sportivo, ma le mtb elettriche permettono a tantissime persone di immergersi nella natura in modo ecologico.
Il settore della strada è da sempre restio a questo tipo di innovazione in quanto chi usa le biciclette da corsa lo fa principalmente per amore per lo sport, per dimagrimento, per aumentare la propria resistenza fisica: tutte cose che lasciano poco si conciliano alla presenza di un motore.
Tuttavia, non sono rari casi di persone che interpretano la bici da corsa in chiave cicloturistica, e che potrebbero essere interessati a una bici che possa garantire un po’ di “aiuto” e una migliore postura a fronte di una riduzione di fatica.
Attenzione sulla possibile evoluzione del mercato va data anche al lato estetico del prodotto: si preferirà un prodotto evidentemente appartenente alla categoria delle ebike oppure un prodotto più difficilmente identificabile (magari a scapito della potenza del motore)?
Bici elettriche da corsa: i modelli principali 2018!
Bici elettriche da corsa: Cipollini MCM2
La MCM2 è il primo modello bici da corsa elettrica dell’azienda toscana che presenta un motorino leggero e silenzioso che consente di raggiungere i 25 km orari. Equipaggiata con un motorino da 240W inserito nel tubo della sella mentre la batteria è alloggiata in quello obliquo, la bicicletta ha un’autonomia che varia da un’ora e mezza fino a tre ore a seconda della velocità che si vuole tenere.
Anche l’attacco per la carica è invisibile ed inserito nel tubo obliquo così come il comando di controllo è “occultato” in un pulsante inserito nel manubrio.
Prezzo 3.500 €
Bici elettriche da corsa: Pinarello Nytro
Con il modello Nytro, Pinarello entra ufficialmente nel settore delle bici da corsa elettriche. La particolarità sta nel sistema di azionamento centrale Evation, nato dalle sapienti mani della start-up Fazua di Monaco ed in grado di offrire praticità unita a grande compattezza. La bicicletta pesa (comprensiva di batteria) solo 13 kg.
Si tratta della bici che è stata scelta da Rcs Sport per il primo Giro d’Italia elettrico che partirà dalla Sicilia l’8 maggio prossimo in coincidenza con la prima tappa italiana della 101esima edizione della Corsa Rosa.
Prezzo 6.500€
Bici elettriche da corsa: Bianchi Impulso e-Road
Questo modello nasce dalla collaborazione tra Bianchi di Treviglio e Polini Motori di Alzano Lombardo. La batteria è assolutamente resistente tanto da toccare una autonomia pari a 200 km e può spingere un cicloturista anche non allenatissimo oltre i confini di una bici da corsa tradizionale godendo anche del paesaggio.
Gli accumulatori hanno una capacità di 500 Wh di energia in grado di amplificare del 30, 60, 120, 250 e 350% la potenza trasmessa dai muscoli sui pedali.
Prezzo 4.500€
Bici elettriche da corsa: Giant Road E+
Giant offre ormai diverse stagioni biciclette da corsa con motore elettrico a pedalata assistita. Grazie alla sua geometria costruita appositamente e a una buona distribuzione del peso la Road E+ è pensata sia per il commuting sia per le uscite domenicali.
Il motore è un SyncDrive Sport, il sistema di sensori PedalPlus e il centro di comando RideControl – tutti integrati in un telaio sportivo ALUXX SL – rendono questa bici una buona alternativa alle tradizionali bici da corsa a un prezzo tutto sommato contenuto (per la categoria):
Prezzo 3.900 euro.
Bici elettriche da corsa: Haibike XDURO
La tedesca Haibike è stata uno dei precursori della produzione di bici a pedalata pur non essendosi mai specializzato nel segmento strada.
Ci prova con la XDURO equipaggiata un motore Bosch in grado di raggiungere velocità fino a 45Km/h e distanze di oltre 100Km in condizioni ottimali di resa. La bici esce completa di luci frontali e posteriori a LED e robusti freni a disco meccanici. Il cerchio aerodinamico è ad alto profilo, il cambio è uno Shimano Ultegra.
Prezzo: 4.800 euro.