Bernal può vincere il Tour de France

Bernal può vincere il Tour de France, parola di Gianni Savio

Bernal può vincere il Tour de France, questo il parere del manager Gianni Savio scopritore e mentore del giovane ciclista colombiano

Bernal (fonte twitter)
Bernal (fonte twitter)

Bernal può vincere il Tour de France? Secondo Gianni Savio la cosa è possibile anzi, il mentore del colombiano, prevede l’inizio “dell’era Bernal” proprio in questo Tour de France.

Sino ad ora il vincitore dello scorso anno, Geraint Thomas, ha dimostrato di poter ricoprire il ruolo di capitano nelle gerarchie del Team Ineos ma Savio ha una visione diversa: Egan andrà a vincere il Tour 2019 .

Savio, manager della Androni Giocattoli, ha scoperto e firmato Bernal nel 2016 quando l’atleta attualmente in forza al Team Ineos era uno Junior. I due anni di permanenza alla corte di Savio hanno fatto crescere sotto tutti i punti di vista il talento colombiano

“Stiamo assistendo all’inizio dell’era di Bernal – ha dichiarato Savio a Cyclingnews– credo che Egan possa vincere il Tour e continuare a crescere nei prossimi anni. Il colombiano ha 22 anni ma una maturità mentale e fisica superiore all’età anagrafica e sta diventando un corridore completo su ogni fronte”.

Savio conosce bene Bernal, lo ha visto iniziare a farsi spazio sin dalla prima corsa in maglia Androni al Giro del Mediterraneo. Le doti del colombiano, segnalate dall’agente italiano Paolo Alberati hanno spinto Savio a proporre un contratto a questo ragazzo che non aveva mai corso tra gli under23. La scelta è stata vincente con l’Androni che ha ottenuto la Coppa Italia 2017 e l’invito al successivo Giro e con Bernal che è passato al Team Sky con un bonus di sviluppo pagato al team di Savio.

Savio ha scoperto Bernal nelle prove in Mountain Bike dove è finito sul podio nei campionati mondiali di mountain bike junior ben due volte. “per fortuna che non correva su strada – ha dichiarato il manager – altrimenti i team World Tour lo avrebbero scoperto prima di me”.

Bernal sembrava gracile ma i test, inviati da Paolo Alberati a Savio, hanno spinto a mettere subito sotto contratto il talento colombiano. Egan si è fin da subito dimostrato molto determinato nell’ottenimento dei propri obiettivi senza temere la pressione che il passaggio al Team Ineos avrebbe dovuto comportare.

“Ha 22 anni ma ha la maturità di un trent’enne – spiega Savio – sa che potrebbe dover lavorare per Thomas e questo è un segno che è intelligente ma Egan in montagna farà capire che ha le gambe per vincere”.