Addio ad Emiliano Mondonico uomo di calcio e ciclismo

Addio ad Emiliano Mondonico uomo di calcio e ciclismo, allenatore di Atalanta, Torino e Fiorentina e grande amico di Felice Gimondi

Addio ad Emiliano Mondonico
Addio ad Emiliano Mondonico

Addio ad Emiliano Mondonico, uno dei simboli del calcio italiano, persona vecchio stampo e grande amante del ciclismo. Aveva da poco (lo scorso 9 marzo) compiuto 71 anni, da 7 lottava contro una brutta malattia. Lottatore indomito non è riuscito a vincere questa partita e ci ha lasciati questa mattina all’alba a Milano, dove era ricoverato da alcuni giorni per il riacutizzarsi della malattia.

Giocatore attento prima e grande allenatore dopo, è stato un grande amante dello sport a 360 gradi con un occhio in particolare sul ciclismo. Mondonico ha ottenuto cinque promozioni in serie A con Cremonese (1983-1984), Atalanta (1987-1988 e 1994-1995), Torino (1998-1999), e Fiorentina (2003-2004).

Addio ad Emiliano Mondonico: la Coppa delle Coppe 1987/88

Proprio l’esperienza all’Atalanta è stata con ogni probabilità la più bella della sua vita almeno in campo europeo. Quello fu un anno magico che per “La Dea” che fece una trionfale marcia lungo il percorso europeo giungendo a giocare la semifinale della Coppa delle Coppe 1987/88 contro la formazione belga del Malines. La cosa incredibile è che quella Atalanta militava in serie B cosa alquanto inusuale per una formazione in grado di avanzare così tanto nelle coppe.

La coppa venne vinta a sorpresa proprio dagli outsider belgi del Malines al loro debutto nelle coppe europee, superando in finale i più quotati olandesi dell’Ajax. La squadra di Emiliano Mondonico fu, dunque, eliminata proprio dai futuri vincitori del torneo (con un doppio 2-1): questo è, ad oggi, il miglior piazzamento nelle coppe europee di un club non iscritto alla massima categoria nazionale.

Addio ad Emiliano Mondonico: la Coppa UEFA 1991/92

Altrettanto memorabile fu, soprattutto per i tifosi del Torino, la finale di Coppa Uefa 1992 contro gli olandesi dell’Ajax. Il torino arrivò a sfiorare la coppa. All’andata gli olandesi imposero il pareggio (2-2) davanti ai quasi 70.000 spettatori dello Stadio delle Alpi. Il ritorno fu una vera a propria battaglia terminata però pari (0-0) che costò al Toro la coppa. Memorabile l’immagine di Emiliano Mondonico nello stadio di Amsterdam con una sedia alzata a cielo in segno di protesta, per un rigore clamorosamente non dato. Era il 13 maggio 1992.

Addio ad Emiliano Mondonico: amico del ciclismo

Emiliano era un caro amico di Felice Gimondi, ma anche di Gibì Baronchelli, Gianni Motta e tantissimi altri corridori e personaggi del ciclismo. Uomo di mondo e profondo conoscitore dello sport amava il ciclismo perché “è uno sport che non mente” come era solito ripetere. Personaggio vero e puro amava lo sport a “pane e salame” incarnando appieno lo spirito del mondo del ciclismo.

La passione per le due ruote andava di pari passo con quello par la “ribellione” come quando assistette e al concerto dei Rolling Stones al Palalido di Milano nel 1967 o quando da ragazzino infocava la sua bicicletta per scappare dai Salesiani di Treviglio, dove studiava, per raggiungere la sua Rivolta

Alla signora Carla alle figlie Francesca e Clara, ai nipotini Lorenzo e Gaia le nostre più sentite condoglianze da parte di tutta la redazione.