Richard Carapaz guadagna consapevolezza

Richard Carapaz : cresce la fiducia

Richard Carapaz maglia rosa a sorpresa (ma non troppo) sta trovando confidenza nei propri mezzi tappa dopo tappa, è lui l’uomo da battere?

Richard Carapaz (fonte pagina twitter)
Richard Carapaz (fonte pagina twitter)

Richard Carapaz entra nell’ultima settimana del Giro d’Italia con fiducia ed energia indossando i segni del primato. La maglia rosa può schiacciarti o farti volare e, nel caso dell’ecuadoriano, tutto lascia pensare che ne stia traendo maggior impeto.

Il giorno successivo alla conquista del primo posto in generale Carapaz ha seguito l’attaccante Vincenzo Nibali staccando il comune rivale Primoz Roglic alle prese con una bicicletta non sua e con una caduta lungo la discesa verso Como che poteva costare molto, molto cara.

“Sapevamo che sarebbe stata una tappa difficile e ho cercato di restare concentrato, il giorno di riposo aiuterà per un Giro ancora molto lungo” ha spiegato Richard al termine della tappa.

La conquista della maglia rosa è stata una sorpresa del alcuni ma in realtà il corridore della Movistar aveva fatto vedere il suo talento già al Giro 2018 chiudendo al quarto posto in generale.

Probabilmente Nibali e Roglic, nella tappa di sabato, hanno sottovalutato il corridore dell’Ecuador marcandosi a vicenda e non calcolando che il margine a favore di Carapaz potrebbe diventare pericoloso.

“non ci sono stati regali, avevo buone gambe e quelle hanno fatto la differenza, non mi interessa quello che dice la gente” ha detto Carapaz.

 

Il giorno di riposo odierno può offre a Carapaz e al Team Movistar la possibilità di organizzare la strategia per l’ultima settimana di corsa. Strategia che si baserà su una pedina fondamentale come Milkel Landa che può fare da “ariete” per gli attacchi dell’ecuadoriano o può rappresentarne una alternativa. Come di comporterebbero Roglic e Nibali se Landa dovesse andare all’attacco?

“Landa ha una carriera e un palmares invidiabile, lo ammiro molto e tra di noi c0p un rapporto di amicizia. Ci sono tanti chilometri e tante salite da fare chissà chi vincerà? Potrei essere io, Nibali o Roglic ma anche un altro” spiega Carapaz. Sicuramente chi vorrà arrivare in rosa a Verona dovrà vedersela con la Movistar che pare essere una delle squadre più attrezzata per governare le tappe di alta montagna