Juan Pablo Valencia dal ciclismo allo spaccio

Juan Pablo Valencia agli arresti domiciliari

Juan Pablo Valencia ex ciclista professionista è stato intercettato dai carabinieri: spacciava droga, in bici, nelle Marche

Juan Pablo Valencia
Juan Pablo Valencia

Juan Pablo Valencia nel 2010 conquistava, a 22 anni, il titolo di campione colombiano Under 23 diventando uno dei ciclisti più promettenti del suo paese. Passato professionista con i colori del Team Colombia, dopo aver preso parte alla Vuelta Espana nel 2015, per ragioni non note, decideva di chiudere con il mondo del ciclismo.

Juan Pablo Valencia González, nato a Medelin il 2 maggio del 1988, lo scorso 6 febbraio, è stato arrestato per spaccio di cocaina.

Ora, nel corso dell’Operazione Giaguaro partita lo scorso settembre, è risultato che Valencia faceva parte di una organizzazione dedita alla spaccio di cocaina. Gli uomini del  maggiore Roland Peluso hanno fatto partire le indagini a seguito della segnalazione di una ragazza il cui fidanzato era consumatore di sostanze.

Oltre a Valencia sono scattate le manette per una donna di 59 anni e per il figlio di 35, entrambi italiani. Ci sono voluti mesi di intercettazioni e pedinamenti e poi, venerdì 17 maggio, è scattato  il blitz degli uomini del Comando di Fermo, del Cio della Calabria con l’impiego di un elicottero dell’Arma e tre cani antidroga della Guardia di Finanza.

Oltre a denaro in contante sono stati rinvenuti in casa della donna oltre 100 grammi di cocaina.

Juan Pablo Valencia Gonzales, già finito in manette a febbraio e che aveva concluso il periodo di arresti domiciliari solo due settimane fa, era marginale. In sostanza l’ex ciclista si riforniva si cocaina al nord per poi immetterla nel mercato locale delle Marche. Per portare la droga ai consumatori, viaggiava a bordo di una mountain bike.
Le indagini hanno fatto emergere che l’ex ciclista faceva uso di cocaina ed era solito nascondere le dosi da vendere nei tubolari della propria bicicletta usata poi per le consegna. Nell’abitazione del colombiano sono stati rinvenuti 50 grammi di cocaina, un etto di sostanza da taglio e 3800 euro in contanti. Per l’ex professionista è stato scattato nuovamente l’obbligo di dimora in provincia di Bergamo.