Davide Rebellin l’Amstel e la tripletta del 2004

Davide Rebellin vince l'Amstel Gold Race 2004

Davide Rebellin vince l'Amstel Gold Race 2004

Davide Rebellin e l’Amstel Gold Race 2004

Davide Rebellin vince l’Amstel Gold Race 2004 dando il via a un filotto con Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi

Davide Rebellin è uno dei ciclisti più forti al Mondo nel 2004 quando si presenta al via dell’Amstel Gold Race per confermare che chi ben comincia è a metà dell’opera. Opera che per il ciclista veneto significherà una tripletta memorabile: Amstel, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. 

E’ un filotto storico che inizia proprio con la “classica della birra” che si disputa il 18 aprile 2004 su un percorso di 250,7 km con partenza da Maastricht e arrivo alla mitica collina del Cauberg nel territorio del comune di Valkenburg aan de Geul.

La corsa è, come di consueto, molto dura con tanti attacchi ma quello decisivo viene messo in atto da un duetto fenomenale composto da Michale Boogerd e Davide Rebellin che decidono di attaccare da l0ntano diventando letteralmente imprendibili per tutti gli inseguitori. 
Quando i due arrivano al muro del Cauberg è
l’atleta di casa, Michael Boogerd a rompere gli indugi attaccando con il 53 ma Davide è lesto a prendergli la ruota senza mollare di un centimetro anzi, il veneto, negli ultimi 100 metri esce di scia e va a tagliare il traguardo a braccia levate.

Alle spalle dei due arriva il gruppo inseguitore che viene regolato da Palo Bettini davanti a Danilo Di Luca e Van Petegem.

La vittoria nell’Amstel Gold Race, come detto, è solo l’antipasto di un filotto di tre vittorie con  Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Il 21 aprile 2004 Rebellin vince la Freccia Vallone davanti a Danilo Di Luca e Matthias Kessler e il il 25 aprile supera nuovamente l’olandese  Michael Boogerd conquistando anche la Liegi.

Rebellin diventa il primo ciclista capace di conquistare le tre classiche delle Ardenne in una sola settimana. Davide chiude la classifica finale della Coppa del mondo al secondo posto alle spalle di Paolo Bettini.