Bakelants: investito da una moto
Bakelants: “investito da una moto mentre ero sulla barella”
Bakelants, corridore della Ag2r La Mondiale, vittima di una tremenda caduta lo scorso Giro di Lombardia è ritornato sui fatti di quel sabato pomeriggio in una intervista rilasciata s Sporza. Il bilancio della caduta fu di sette costole e quattro vertebre fratturare che ora sta cercando di sistemare, dopo un periodo di riposo, con attività di fisioterapia e rieducazione. La cosa tremenda che scaturisce da questa intervista non sono solo i traumi fisici riportati ma anche il fatto che il corridore sia stato investito mentre stava sulla barella. Si avete letto bene!
“Devo fare esami approfonditi fra un mese per stabilire a che punto sono le fratture delle vertebre, i dottori sono molto fiduciosi ma non ho certezze. Al momento non penso al ritorno in bicicletta, non so nemmeno se sarà possibile ma non importa ora devo concentrarmi sul recupero e solo quando mi sarò ripreso potrò valutare se ritornare al ciclismo professionistico” sono state le parole di Bakelants che ora si muove da solo e sta cercando, proprio con il movimento di tornare in condizioni fisiche accettabili. “Devo muovermi spesso, non riesco a stare nella stessa posizione per troppo tempo. Non sono più giovanissimo e i tempi di recupero ne risentono così come ne risentono le possibilità di tornare in sella”.
La cosa incredibile di quel sabato pomeriggio e che emerge durante l’intervista è la situazione che si è creata dopo che i soccorritori avevano “recuperato” il ragazzo del burrone dove era finito. Una di quelle situazioni da film “Fantozziano” se non fosse che non si tratta di un film ma della vita di un ragazzo.
“Ritrovarmi in mezzo agli alberi è stato tremendo per me e per i soccorritori. Mi hanno fatto passare tra i rami e, con i danni che avevo alla schiena, non era per nulla facile riuscire a muovermi senza complicare ulteriormente il mio quadro clinico. Mi posso ritenere fortunato – ha continuato Bakelants – credo che sarebbe potuta finire molto peggio per il sottoscritto. Quando i soccorritori sono riusciti a riportarmi sulla strada dopo che mi avevano messo in sicurezza una moto mi è passata addosso. L’autista pensava di aver fermato il veicolo, ma è andato ancora dritto e mi è passato sulle gambe. Penso che sia allucinante che qualcosa di simile possa accadere in una corsa WorldTour. Mi ha ferito non solo ne fisico ma anche nel morale il fatto che nessuno mi abbia minimamente chiesto scura per questo fatto”