Armstrong: “io come Marco Pantani”
Armstrong si paragona al Pirata!
Armstrong, protagonista di un documentario in onda sulla ESPN parla di doping e di ciclismo paragonando la sua discesa a quella di Marco Pantani
Armstrong in questi giorni sta vivendo un momento di popolarità ritrovata grazie al documentario in onda su ESPN dal titolo “Lance” in cui “Ho deciso di raccontare tutta la mia verità” dichiara il texano.
Figura controversa quella del ciclista di Austin, in molti lo hanno amato quando era in sella in tantissimi lo hanno odiato fin quando ha pedalato e lo detestano con maggior forza dopo lo scandalo Doping che gli ha fatto perdere i sette Tour de France vinti barando.
Ora dal documentario andato andata in onda su ESPN negli Usa la scorsa notte (la seconda puntata sarà on air lunedì prossimo) arrivano gli echi di alcune affermazioni forti tra doping, amicizia con Ullrich e un paragone azzardato con Marco Pantani. Il docu-film realizzato da Marina Zenovich arriverà in Europa a fine giugno ma le dichiarazione del cowboy texano fanno già molto discutere.
Lance spiega di aver imparato a “mentire guardando la gente negli occhi tanto ero abituato a farlo” e racconta che “tutti facevano uso di EPO, che ti faceva andare fortissimo senza rischi per la salute non come gli ormoni che ti facevano crescere le cose cattive, come appunto il tumore”.
Armstrong si getta poi in una digressione sul rapporto tra ciclismo ed Italia, Il texano ha passato molto tempo nel nostro paese, prima sulle rive del Lago di Como, poi frequentando il noto medico ferrarese Michele Ferrari (ricordiamo la assurda vicenda dell’inseguimento a Filippo Simeoni reo di aver segnalato la cosa). Le parole che escono dalla bocca dell’ex ciclista a stelle e strisce sono bordate graffianti che potrebbero ferire la sensibilità di molti.
Dopo un chiaro attacco ad Ivan Basso “l’Italia lo glorifica, gli da un poso di lavoro e lo invita in tv” ecco il paragone azzardatissimo con il Pirata con cui in strada non c’è mai stata simpatia:
“Gli italiani amavano ciclisti pieni di Epo, ma poi hanno distrutto e ucciso Marco Pantani. Lui è morto, fottutamente morto. La Germania disprezza Ullrich e gli americani mi odiano. Per tre come noi non ci sarà redenzione”.