Perchè i ciclisti bevono Coca-Cola?

Perchè i ciclisti bevono Coca-Cola (fonte pixabay Greyerbaby)

Perchè i ciclisti bevono Coca-Cola (fonte pixabay Greyerbaby)

Perchè i ciclisti bevono Coca-Cola? Non è raro vedere ciclisti che bevono la famosa bevanda ma quali sono i reali benefici del consumo?

Perchè i ciclisti bevono Coca-Cola? Quante volte abbiamo visto al termine di una gara ciclista atleti correre dal massaggiatore e ricevere in cambio del saluto una lattina della nota bibita nata ad Atlanta (conosciuta  come Coke, in particolare negli Stati Uniti d’America) .

Durante le tappe di Giro, Tour e Vuelta non è raro notare, magari sorprendentemente, vedere i ciclisti accostarsi all’ammiraglia per chiedere una lattina della famosa bevanda ingurgitandola rapidamente come un gel energetico.

Ma quindi perchè i ciclisti bevono Coca-Cola? Con ogni probabilità è una questione di zucchero piuttosto che di caffeina.  Una lattina da 33 cl di Coca contiene 35 grammi di zucchero ovvero l’equivalente di sette zollette da 5 g. o di sette bustine di zucchero! Chi si mangerebbe di filato dello zucchero in queste simili quantità? Nessuno almeno che non voglia vomitare l’anima!

L’indice glicemico di questa bevanda sfiora 70 generando un inevitabilmente un massiccio picco insulinico che consente di veicolare il glucosio alle cellule in modo repentino.

Attenzione però perché un simile picco glicemico potrebbe avere più affetti negativi che positivi perché, passato il picco, c’è un livello di glicogeno con la conseguente necessità di rialzare i bassi livelli di zucchero nel circolo sanguigno che possono portare a spossatezza e muscolatura pesante.

Un’altra possibile “causa” del massiccio uso di questa bevanda da parte dei corridori è, come diceva Vasco Rossi la Coca-Cola “ti fa digerire”, in effetti la presenza di caffeina potrebbe portare ad un aumento della secrezione di succhi gastrici e contribuire al processo digestivo.

Perchè i ciclisti bevono Coca-Cola? L’aneddoto

Ci piace ricordare, a tal proposito, un simpatico siparietto accorso qualche tempo fa tra Nadia Quagliotto e Fortunato Lacquaniti, DS della Alè Cipollini Team. Quel giorno l’atleta ha problemi di digestione durante la corsa: “Mi viene su il cibo ogni volta che faccio lo sforzo”, spiega la ragazza. E allora Lacquaniti le urla: “Tu urli con la Coca Cola? Allora bevila!” passandole un lattina.
Ma vale davvero la pena di bere Coca-Cola durante una uscita in bicicletta? Con ogni probabilità è più moda (o piacere del palato) che altro. Va inoltre ricordato che la nota azienda americana è stata partner della principale corsa a tappe al mondo e che, lo sappiamo, il Tour de France vive molto di immagine e pubblicità. Nel 1991 e 1992 la maglia a pois era griffata Coca-Cola Light.