Zinaida Stahurskaja ciclista bielorussa
Zinaida Stahurskaja, la sua carriera
Zinaida Stahurskaja ciclista bielorussa Campionessa del Mondo a Plouay 2000 e vincitrice della Grande Boucle Féminine 2002, morta nel 2009
Zinaida Stahurskaja (in bielorusso Зінаіда Уладзіміраўна Стагурская) nasce a Vitebsk il 9 febbraio 1971. Si avvicina al ciclismo mettendo in luce ottime qualità e conquistando un posto nella selezione della ” Squadra Unificata”, nome usato dalle squadre sportive dell’ex-Unione Sovietica, per i Giochi Olimpici di Barcellona 1992, Zinaida prende parte alla prova in linea completando la corsa al sedicesimo posto finale.
La buona prestazione alla rassegna a cinque cerchi consente all’atleta bielorussa di inserirsi nel circuito del ciclismo Europeo e nel 1993 conquista la vittoria nella sesta tappa del prestigioso Tour de l’Aude. Nel 1994 conquista due tappe e la classifica generale del GP Krásná Lípa in Repubblica Ceca davanti all’australiana Rebecca Bailey e alla tedesca Hanka Kupfernagel, un tappa al Tour du Finistère, una frazione all’Essen-Etappenfahr e la Classifica generale Grand Prix Prešov.
Nel 1995 la bielorussa è al via dei Campionati del Mondo di Duitama, in Colombia, chiudendo al 27esimo posto la prova a cronometro ed al 35esimo quella in linea. Nel ’96 conquista due tappe del G.P. Prešov a Pravda e viene schierata al via della prova in linea ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 chiudendo al quattordicesimo posto finale. Ai Campionati del Mondo di Lugano è 25esima nella cronometro.
Nel 1997 la bielorussa si trasferisce a Capannori e corre per la Lorena Camicie vincendo una tappa del Giro della Toscana – Memorial Michela Fanini, due tappe al G.P. Prešov a Pravda ed è settima al Giro del Monte e delle Colline Pisane. Ai Campionati del Mondo di San Sebastian è nona nella cronometro ed undicesima nella prova in linea. L’anno seguente la Stahurskaja vince la quinta frazione del Giro del Trentino sul traguardo di Lavis e la quarta tappa del Grand Prix Prešov. Al via del Giro d’Italia femminile coglie due sesti e due settimi posti di tappa ed è sesta al G.P. della Liberazione. Ai Mondiali di Valkenburg è 31esima a cronometro e 23esima nella prova in linea.
Zinaida Stahurskaja nel 1999 conquista, a marzo, la vittoria del Trofeo Citta di Rosignano, a maggio vince la tappa di Merano e quella di Dro al Giro del Trentino Alto Adige – Sudtirol e al Giro d’Italia conquista la terza tappa da Fano a Città di Castello e ottiene due secondi posti nella seconda e nell’undicesima tappa completando la corsa rosa al quattordicesimo posto finale. Ai Mondiali di Verona è 31esima a cronometro e 52esima nella prova in linea.
Nel 2000 la bielorussa vive un anno eccezionale in cui ottiene ben otto successi. Ad agosto fa suo il Giro del Friuli davanti a Simona Parente e Katia Longhin. A settembre è protagonista assoluta del Giro della Toscana-Memorial Michela Fanini: vince la prima tappa con arrivo a Massa e Cozzile, replica nella seconda frazione a Volterra e nella terza a Castelnuovo di Garfagnana e fa poker a Capannori conquistando, inevitabilmente, la classifica finale davanti a Simona Patente e Fabiana Luperini.
Zinaida Stahurskaja Campionessa del Mondo a Plouay 2000
Il 14 ottobre al Mondiali di Plouay la bielorussa è protagonista di un’azione solitaria che le consente di tagliare la linea d’arrivo con 1 minuto 27 secondi di vantaggio su Chantal Beltman e 1 minuto 50 secondi su Madeleine Lindberg.
Nel 2001 corre per la GAS Sport Team di Chiuppano vince la Classifica generale Giro del Trentino davanti a Luperini e a Rosalisa Lapomarda; a luglio è protagonista assoluta del Giro d’italia: vince la tappa di Adrano, quella di Catanzaro,e quella di Vetriolo Terme conquistando la classifica generala ma, a seguito della positività ad un diuretico, perde i successi e la vittoria finale va a Nicole Brändli. La bielorussa viene squalificata per quattro mesi e ammette di aver assunto il prodotto per perdere peso senza sapere che comparisse nella lista dei farmaci interdetti dall’UCI.
Nel 2002, scontata la squalifica, Zinaida Stahurskaja vince il Giro del Friuli davanti a Rosalisa Lapomarda, il Trofeo Guareschi Prodotti Ittici e due tappe al Giro d’Italia sul traguardo di Peccioli e di Barzago chiudendo la generale al secondo posto e al primo nella classifica a punti ed in quella del Gpm. Zinaida è seconda al Giro di Toscana dietro alla svedese Susanne Ljungskog e terza al Giro Trentino dietro alla Luperini e alla Brandli.
Zinaida Stahurskaja vince la Grande Boucle Féminine 2002
Al via della Grande Boucle Féminine 2002 con i colori della Chirio Forno d’Asolo, la bielorussa nell’ottava tappa con il Col de la Madelaine e du Glandon , dopo una crisi della leader della corsa l’olandese Leonitien Van Moorsel, indossa la maglia gialla. Nella dodicesima tappa si aggiudica la vittoria sul traguardo di Châteaudun legittimando la sua leadership sulla corsa. Nella cronometro finale la bielorussa è terza e conquista la vittoria finale davanti a Susanne Ljungskog, staccata di 33 secondi, e Joane Somarriba a un minuto e mezzo. Zinaida conquista anche la la maglia del Gpm e della Combinata.
Nel 2003 vince il Giro del Friuli davanti ad Edita Pučinskaitė ed il Trofeo Riviera della Versilia ma positiva all’efedrina venendo squalificata per dieci mesi. Nell’estate 2004 è al via del Giochi Olimpici di Atene chiudendo al diciannovesimo posto la prova in linea. Trovata nuovamente positiva viene squalificata per due anni.
Nel 2005 corre prima per la S.S. Lazio Ciclismo e poi per il Team Bianchi-Aliverti vincendo il Gran Premio Città di Castenaso, il Gran Premio di Cento-Carnevale d’Europa davanti a Modesta Vžesniauskaitė, tre tappe e la classifica generale del Tour en Limousin davanti ad Edwige Pitel e Veronica Andréasson e una tappa e la generale al Giro di San Marino.
Zinaida Stahurskaja muore in allenamento
Nel 2009, mentre si sta allenando in vista del campionato nazionale ad una ventina di km da Minsk, una jeep invade la corsia dove sta pedalando; Zinaida riesce ad evitare l’impatto ma viene centrata frontalmente da una grossa autovettura morendo per le conseguenze dell’impatto.