Yates e la strategia conservativa al Giro 2019
Yates strategia nuova per vincere il Giro 2019
Yates impiegherà una strategia più conservativa al Giro d’Italia 2019 rispetto a quanto fatto dodici mesi fa
Yates era considerato un concorrente di seconda fascia alla vigilia dello scorso Giro d’Italia, ora le sue credenziali sono cresciute grazie alle tre vittorie di tappa nella passata corsa rosa e, soprattutto, al trionfo nella Vuelta a Espana.
L’anno scorso, Simon ha trascorso le prime due settimane all’arrembaggio, attaccando sempre e comunque e cercando di ottenere anche piccoli vantaggi sui rivali Chris Froome e Tom Dumoulin.
La tattica messa in campo da Yates e sembrava funzionare bene fino a quando il britannico, indossata la maglia rosa, venne letteralmente travolto, fiaccato da ogni energia, dal pragmatico Chris Froome che sul Colle delle Finestre fece un numero d’altri tempo. Simon Yates finito il carburante, forse per colpa proprio dei tanti attacchi fatti, chiuse al 21esimo posto.
“In un certo senso ho un conto aperto con il Giro, lo scorso anno ero vicino alla vittoria e poi ho perso tutto. Sono quindi estremamente motivato per questo nuovo attacco alla vittoria finale” ha spiegato Simon Yates a velonews.
La “lezione” dello scorso anno è stata sicuramente utile per il britannico che nell’edizione 2019 del Giro potrebbe modificare la strategia di gara forte dei risultati raccolti in Spagna. La vittoria alla Vuelta ha poi messo Yates nel radar dei rivali come pericolo pubblico numero uno ragion per cui ci si può ragionevolmente attendere che il britannico sarà guardato a vista.
Simon ha quindi compreso che per volontà e necessità al Giro 2019 dovrà correre più coperto, con prudenza piuttosto che attaccare appena vede la strada salite.
“Mi piace correre in modo aggressivo, ma non è sempre possibile farlo purtroppo, ed è quello che ho imparato dalla scorsa stagione, applicherà quella lezione e spero che mi porti al trionfo”, ha detto Yates.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il direttore sportivo di Mitchelton-Scott, Matt White:
“andiamo al Giro 2019 per portare a compimento il lavoro dello scorso anno, questo può significare che otterremo meno vittorie di tappa ma che l’obiettivo sarà il bottino grosso. In questi ultimi 12 mesi abbiamo capito molto come team e il nostro compito è mettere a frutto gli insegnamenti lungo le tre settimane. Come sempre il Giro pone subito qualche difficoltà lungo il percorso con la settimana di apertura che prevede tappe prevalentemente pianeggianti e collinari ma il momento clou sarà inevitabilmente nella seconda parte della corsa. Le tre prove a cronometro si rivolgono anche agli scalatori come Yates in quanto si svolgono su terreno collinare. Insomma il terreno è adatto a Simon ma va detto che i rivali sono tanti e in ottima forma”.