Wim Arras ciclista belga, la storia

Wim Arras ciclista belga, dotato di buone doti di sprinter e professionista dal 1986 al 1989 con la maglia della PDM e della Lotto

Wim Arras nasce a Lier, nella Fiandre, il 7 febbraio 1964. Dopo le categorie giovanili, passa dilettante mettendosi in mostra nel 1985 all’Olympia’s Tour dove conquista ben quattro vittorie di tappa attirando l’attenzione delle formazioni professionistiche.

Nel 1986, Wim entra nell’organico della PDM-Concorde e a febbraio coglie la vittoria nella tappa di Siviglia alla Vuelta a Andalucia davanti all’olandese Mathieu Hermans. A giugno il belga prende parte al Giro di Svezia vincendo la tappa con arrivo ad Halmstad davanti a Bruno Wojtineke e a Kalmar precedendo l’olandese Wiebren Veenstra.

Schierato ai nastri di partenza del Tour de France non riesce a cogliere vittorie ma si riscatta al Giro dei Paesi Bassi, poche settimane più tardi, vincendo la tappa di Schagen davanti al connazionale Jan Bogaert. Dopo aver colto il secondo posto alla Scheldeprijs alle spalle diJean-Paul van Poppel, è al via della Volta Ciclista a Catalunya cogliendo il successo nella tappa di Valls.

Nel 1987, Wim Arras a marzo è primo al Giro del Limburgo e nello stesso mese conquista il successo in due tappe della Settimana Catalana. Al via della Vuelta a España non riesce a ottenere vittorie, cogliendo come miglior risultato il terzo posto nella tappa di Valencia alle spalle di Paolo Rosola e Sean Kelly.

A settembre Arras ottiene il successo di maggior prestigio della sua carriera conquistando la vittoria nella Parigi-Bruxelles davanti ai connazionali Jozef Lieckens ed Eric Vanderaerden.

Nell’88 il belga è quinto al Giro del Limburgo e a maggio vince la tappa di Beauvais al Tour de l’Oise. Al via della Paris-Bourges, ad agosto, conquista un successo di tappa e, nello stesso mese, si impone nelle tappe di Almelo e Huizen al Giro dei Paesi Bassi.

Nel 1989 il belga passa alla Lotto con cui vince, nella prima parte dell’anno, una tappa dell’Etoile de Bessèges ed una alla 4 Jours de Dunkerque e a fine anno abbandona il professionismo.