Vladislav Bobrik ciclista russo, la storia

Vladislav Bobrik

Vladislav Bobrik

Vladislav Bobrik ciclista russo professionista per sette stagioni e vincitore del Giro di Lombardia 1994

Vladislav Bobrik (in russo: Владислав Юрьевич Бобрик) nasce a  Novosibirsk, in Siberia, il 6 gennaio 1971. Dopo le categorie giovanili passa dilettante vincendo, nel 1990, una tappa al Tour de Trump davanti allo statunitense  Mike McCarthy e nel ’91 una frazione della Redlands Bicycle Classic, la Mammoth Classic ed il Trofeo CEE. Nel 1992 Vladislav vince tre tappe della Ruban Granitier Breton, è terzo al Piccolo Giro di Lombardia e ventesimo al Tour de l’Avenir.

Le doti di passista del russo attirano l’attenzione di Emanuele Bombini che lo vuole nella sua Mecair-Ballan assieme al suo “gemello” Evgeni Berzin. Ad aprile conquista il suo primo successo da pro nella seconda frazione della Settimana Ciclistica Bergamasca e a maggio prende parte al Giro d’Italia completando la corsa al 61esimo posto. A  settembre è settimo alla Coppa Sabatini e ad ottobre chiude quinto nella Firenze-Pistoia.

Nel 1994 vive la sua miglior stagione vincendo ad aprile la prima tappa della Vuelta Ciclista a Aragon e chiudendo al settimo posto il Giro dell’Appennino a 1’26” dal compagno Berzin.  A luglio esordisce al Tour de France completando la corsa al 62esimo posto.

Il momento migliore lo vive,però, nella seconda parte dell’annata: ad agosto sfiora il successo alla Tre Valli Varesine venendo bruciato in volata dall’atleta di casa, Claudio Chiappucci, a settembre vince la terza tappa del Trofeo dello Scalatore completando la corsa al quarto posto così come alla Coppa Sabatini dietro a Fondriest, Casagrande e Chiappucci.

Vladislav Bobrik vince il Giro di Lombardia 1994

Il coniglio dal cilindro il russo lo estrae l’8 ottobre nella classica monumento. La corsa è subito movimentata dall’azione di una ventina di atleti tra cui Bauer, Ugrumov, Elli e Serpellini. Nella discesa del Colle Balisio attacca Chiappucci portandosi dietro Armstrong e Gianetti azione che propizia poi il ricongiungimento nei pressi del Lago di Pusiano. A gruppo compatto, composto da una trentina di atleti, si arriva al Ghisallo dove l’andatura è troppo alta per favorire colpi di mano ad eccezione del tentativo di Pellicioli che transita per primo venendo poi ripreso nella discesa. Sul successivo Colle Brianza provano ad allungare Den Bakker, Riis, Cassani e Bolts ai quali si accoda, sornione, Bobrik assieme ad una ventina di altri atleti.

Si arriva al Lissolo dove è Jaskula ad alzare il ritmo assieme a Richard guadagnando una trentina si secondi. Il polacco va in crisi ed ai meno5 km dall’arrivo in testa c’è solo lo svizzero con 35″ ma improvvisamente dietro scatta Bobrik seguito dal “Diablo” Chiappucci. Il russo è una locomotiva e ai meno 400 metri i due si riportano su Richard che lancia lo sprint più per disperazione che per convinzione. Chiappucci risponde ma è Bobrik il più abile nel tagliare l’arrivo a braccia levate con 5 metri di margine sui due rivali.

Il russo inaugura la stagione 1995 vincendo la cronometro conclusiva della Parigi-Nizza davanti a Laurent Jalabert che conquista il successo finale proprio davanti al russo, staccato di 1’40”. Qualche giorno più tardi è secondo nella cronometro del Montjuich alla Setmana Catalana dietro a Zuelle chiudendo al quarto posto della generale a 32 secondi da Francesco Frattini. Al via del Giro d’Italia è terzo nella frazione di Rovereto dietro a Pascal Richard e Oliverio Rincón completando la corsa rosa al 28esimo posto finale.

A giugno è quinto al G.P. Industria e Commercio di Prato e a settembre il russo vince il Joseph Voegeli Memorial chiudendo una stagione discreta ma non all’altezza della precedente.

Nel 1996 ottiene pochi risultati: un ottavo posto alla Subida a Urkiola, un decimo di tappa alla Vuelta Ciclista a Aragon ed è sedicesimo nella classifica finale della Vuelta a España. L’anno seguente passa alla Ros Mary, ad agosto è secondo al Trofeo dello Scalatore e a settembre conquista la Cronoscalata della Futa – Memorial Gastone Nencini.

Nel 1998 passa alla Riso Scotti ed è 23esimo al Giro d’Italia e al Tour de France si ritira prima del termine della corsa mentre a settembre chiude decimo al Tour de Pologne. Nel ’99 corre la sua ultima stagione ottenendo pochi risultati di rilievo se non il quindicesimo posto nella generale della Vuelta Ciclista al Pais Vasco