Valeria Cappellotto ciclista veneta, la storia
Valeria Cappellotto ciclista di spicco della nazionale azzurra degli anni Novanta scomparsa nel 2015 per una brutta malattia
Valeria Cappellotto, sorella di Alessandra, nasce il 28 gennaio 1970 a Noventa Vicentina. Si avvicina al ciclismo giovane, come la sorella Alessandra. Nel 1989 prende parte al Giro d’Italia completando la corsa al 22esimo posto. L’anno seguente la vicentina è seconda al campionato italiano alle spalle di Elisabetta Fanton così come nel 1991 quando chiude dietro solamente a Lucia Pizzolotto.
Nel 1992 Valeria Cappellotto corre per la SC Favel Lampadari, assieme alla sorella, ed è al via dei Giochi Olimpici di Barcellona, chiudendo al 17esimo posto nella prova su strada vinta dall’australiana Kathryn Watt.
Carattere riservato, schivo e serio, Valeria non ama parlare in pubblico, non urla quando è in sella ed è molto religiosa. Valeria insegna catechismo nella parrocchia, si iscrive alla facoltà di Teologia all’Università di Vicenza, vorrebbe studiare Sociologia a Trento ma gli impegni delle corse glielo impediscono.
Valeria Cappellotto quarta al Giro d’Italia 1995
Nel 1995, ad aprile, Valeria conquista, con la maglia del GS Gelati Sanson Forlì, la vittoria nel prestigioso Trofeo Binda precedendo sul traguardo di Cittiglio la sorella ed Imelda Chiappa. Al via del Giro d’Italia la vicentina si dimostra atleta solida riuscendo a completare la corsa al quarto posto della classifica finale alle spalle di Fabiana Luperini, Lucia Zberg e Roberta Bonanomi.
Valeria Cappellotto è 24esima al Tour de France, conquista la vittoria nella seconda tappa del Giro del Trentino-Alto Adige & Sudtirolo e viene selezionata per i campionati del Mondo di Duitama, vinti dalla Longo, dove chiude 22esima.
Nel 1996 Valeria conquista nuovamente la vittoria nel Trofeo Binda davanti a Imelda Chiappa e Diana Ziliute. Al Tour de France è diciassettesima al termine della corsa e viene selezionata nuovamente per i Campionati del Mondo che si disputano a Lugano completando la prova in linea, vinta da Barbara Hebb, al 16esimo posto.
Valeria Cappellotto vince una tappa al Giro d’Italia 1997
Il 1997 è un anno importante per il ciclismo italiano in rosa e per Valeria. La vicentina fa sua due tappe all’Emakumeen Bira, è terza al Campionato italiano ed al Giro d’Italia conquista la vittoria nella frazione con arrivo a Macerata precedendo la Ziliute.
Valeria Cappellotto vince due tappe al Tour de France 1997
Nella seconda tappa della corsa francese, Valeria si impone sul traguardo di La Brasse davanti alla sorella Alessandra che veste la maglia gialla. E’ l’anno di Fabiana Luperini che vince la corsa francese e Valeria coglie la vittoria anche nella frazione di Saint Pierre de Trivisy davanti alla forte Kathryn Watt.
Ad ottobre è al via del Campionato del Mondo di San Sebastian dove lavora per contribuire alla prima storica vittoria di una maglia iridata da parte di una atleta azzurra: a trionfare è proprio sua sorella Alessandra.
Valeria Cappellotto campionessa italiana 1999
Nel 1998 Valeria Cappellotto chiude al quindicesimo posto al Giro d’Italia e l’anno seguente, dopo aver colto un buon quinto posto al Trofeo Binda, è prima al Campionato Italiano in linea davanti a Sonia Rocca. Al via dei Campionati del Mondo di Verona, completa la prova in linea, vinta da Edita Pučinskaitė, al quinto posto.
Il 2000 è l’ultimo anno in sella per Valeria che completa il Giro di Toscana al sesto posto finale ed è al via dei Giochi Olimpici di Sydney chiudendo la prova in linea al 31esimo posto mentre al Campionato del Mondo su strada è tredicesima.
Scesa di sella, Valeria diventa mamma di tre figli ma scopre di essere malata e la notte tra il 16 e il 17 settembre 2015 muore all’età di 45 anni nella sua casa di Marano a causa di un tumore.
In suo onore si corre il “Memorial Valeria Cappellotto” organizzato dalla A.S.D. BREGANZE MILLENIUM