Come ti combatto l’ictus, parola di Alberto Contador

Come combattere l’ictus coi pedali

Come ti combatto l’ictus, El Pistoler Alberto Contador racconta della sua esperienza con la malattia e del suo impegno sociale

Alberto Contador
Alberto Contador

Come ti combatto l’ictus? Forse non tutti sanno che, all’inizio della sua carriera agonistica, Alberto Contador fu vittima di un ictus potenzialmente letale. Oggi a distanza di molti anni, lotta con la sua fondazione per prevenire questa micidiale malattia.

El Pistolero è stato uno dei corridori più carismatici e vincenti degli ultimi anni ottenendo qualcosa come 7 vittorie nelle grandi corse a tappe: due al Tour de France, due al Giro d’Italia e tre alla Vuelta Espana. Ora, appesa la bicicletta al chiodo, ecco che il suo impegno si è spostato a livello dirigenziale costituendo in collaborazione con Ivan Basso il team Polartec Kometa supportato anche dalla Fondazione di Contador.
La fondazione dell’ex corridore iberico si occupa, appunto della prevenzione dell’ictus e il team che ne è scaturito ha iniziato come team juniores e under 23 per sfociare, grazie alla sinergia tra Basso e il noto brand Trek, in una formazione che bussa alle porte del World Tour.

Come ti combatto l’ictus? Pedalando!

Era il 2004 quando, racconta Alberto
“durante il Giro delle Asturie sono stato vittima di un ictus rischiando la vita. Nei giorni precedenti alla gara avevo avvertito un po’ di malessere ed avevo i sintomi dell’ictus ma per mancanza di conoscenza non ero stato in grado di coglierli. L’idea della mia fondazione è proprio quello di spiegare alla gente cos’è un ictus, come prevenirlo e come aiutare nella riabilitazione. Posso dirmi un uomo fortunato, quel giorno la mia vita avrebbe potuto svoltare in modo tragico invece ho avuto una bella carriera con tante vittorie di prestigio ma quella più bella è stata al Tour Down Under 2005 subito dopo aver terminato il percorso riabilitativo”

Contador, atleta serio e uomo profondo, ha da sempre sottolineato l’importanza e i valori trasmessi dalla sua famiglia:

“siamo molto uniti, ho un fratello con una disabilità che richiede presenza ed assistenza costante, questa situazione, lo stare con lui e capirne le difficoltà mi ha insegnato moltissimo. Mia madre, in questo, è stata una figura fondamentale, mi ha insegnato l’importanza del ruolo del genitore e proprio su questo principio e su questi valori poggia la fondazione”.