Stefano Checchin ciclista padovano

Stefano Checchin

Stefano Checchin

Stefano Checchin: la sua carriera

Stefano Checchin ciclista padovano, ottimo dilettante che passato professionista lavora come gregario per Chiappucci, Pantani e Zaina

Stefano Checchin nasce a Camposampiero, in provincia di Padova, il 14 gennaio 1967. Si avvicina giovane al ciclismo mettendo in luce buone doti nelle categorie giovanili che gli valgono un posto tra i dilettanti categoria in cui ottiene ottimi risultati.

Nel 1988 conquista la vittoria del Gran Premio Industria e Commercio di San Vendemiano mentre nel 1990 ottiene la vittoria del Trofeo Minardi e de La Popolarissima,  corsa in linea che si disputa in provincia di Treviso. Nel 1992 Stefano Checchin, che nel frattempo veste i colori della fortissima Zalf-Fior, conquista la vittoria dell’Astico-Brenta e del prologo al Giro della Valle d’Aosta mentre l’anno seguente arrivano tre prestigiose vittorie. Il padovano conquista il Giro del Piave, il Giro del Casentino davanti a Samuele Schiavina e a Gian Matteo Fagnin mente al Trofeo Gianfranco Bianchin si mette alle spalle Alessandro Bertolini e Mauro Bettin.

Le suo ottime prove attirano l’attenzione delle formazioni professionistiche e nel 1993 Checchin viene chiamato alla Carrera di Claudio Chiappucci e del giovane Marco Pantani. Nel 1994 fa il suo esordi al Giro d’Italia supportando El Diablo e il Pirata completando la corsa rosa al 76º posto nello stesso anno ottiene il terzo posto alla Japan Cup 1994 alle spalle del suo compagno di squadra Chiappucci e dello svizzero Erich Mächler.

Nel 1996 Checchin è nuovamente al via del Giro lavorando a supporto di Enrico Zaina che chiude secondo la corsa rosa alle spalle del russo Pavel Tonkov mentre si mette in luce al Giro di Svizzera dove chiude decimo a 16’07” dall’austriaco Luttemberger.

Nel 1997 Stefano Checchin approda alla Mercatone Uno ottenendo il terzo posto al Trofeo Melinda alle spalle di Michele Bartoli e di Wladimir Belli mentre nel 1998 arriva terzo al Giro di Romagna alle spalle nuovamente di Bartoli e di Germano Pierdomenico