Simona Parente intervista per Ciclonews
Simona Parente intervista per www.ciclonews.biz
Ospitiamo la bravissima Simona Parente, atleta con un passato da professionista che, dopo una laurea ed aver formato una splendida famiglia si è dedicata alle Gran Fondo con risultati davvero eccellenti tanto che, la scorsa domenica, si è laureata Campionessa del Mondo di categoria. Simona ha accettato la nostra intervista tra un allenamento e la vita di tutti i giorni carica di impegni lavorativi e familiari.
Ciao Simona, grazie per la tua disponibilità per questa intervista a complimenti per la recente vittoria al Mondiale Gran Fondo
Ciao ragazzi e grazie a voi per lo spazio che avete dedicato sul vostro sito alla mia vittoria al Campionato del Mondi di Albì-
Ci racconti come è nata la tua passione per il ciclismo?
Mi sono avvicinata al ciclismo all’età di sei anni seguendo le orme di mio fratello che era il mio “idolo” e che correva in bici. Per un naturale senso di imitazione, abbastanza tipico nei bambini, ho seguito il suo esempio e, proprio per imitazione, ho iniziato ad amare le due ruote. Il passo successivo sono state le prime gare che mi hanno regalato le prime soddisfazioni e hanno dato il via alla mia carriera giovanile che poi è sfociata nell’esperienza, sicuramente ricca di soddisfazioni, del professionismo.
Cosa ci racconti della tua vita da “pro”?
Beh non sono una che ama raccontare le sue “imprese”, però in oltre dieci anni di carriera professionistica ho avuto la fortuna di poter ottenere oltre trenta vittorie: tappe al Giro d’Italia, tappa al Tour de France, classifica generale della Midì Pirenèè (Francia), classifica generale Giro del Giappone. Ho avuto la fortuna di essere anche selezionata per la nazionale Italiana prendendo parte a tre Campionati Mondiali ed un Campionato Europeo. Ho corso per team prestigiosi come la Merate Cantine Pirovano (con Canins, Bonanomi, Chiappa), la Gas Sport Team (con sorelle Cappellotto, Pregnolato, Luperini), la Edil Savino (sempre con Luperini, Pregnolato, Brandli ed altre atlete molto quotate) e la USC Chirio-Forno d’Asolo. Poi ho detto basta e mi sono dedicata agli studi ottenendo una Laurea in Scienze Infermieristiche e alla mia famiglia, ai miei tre figli.
Come ti è tornata la voglia di correre in bicicletta?
La bicicletta è una cosa che hai dentro e che difficilmente si perde, anche mio marito è uno sportivo e si è sempre dedicato alle maratone. Proprio un infortunio di mio marito (una tendinite) è stato il motivo per riprendere. Non potendo correre a piedi lui ha iniziato ad uscire in bicicletta e io ho iniziato a seguirlo. Poi ho cominciato a partecipare a qualche gara, qualche granfondo e ho iniziato a vincere così quasi per gioco ho ripreso a correre nel circuito delle granfondo. Sono stata contattata da Maurizio Giardini del Team MG.K Vis e ho iniziato a correre per loro.
Poi è arrivata la chiamata del Team Isolmant?
Si, visto che i risultati arrivavano il Team Isolmant si è interessata a me, la Specialized mi ha nominato “ambassador” e quindi ho ottenuto ancor più supporto per poter partecipare a un numero sempre maggiore di gare. Devo dire che in questa squadra ho trovato un ambiente famigliare e molto comprensivo sulle mie necessità familiare quindi ho molta libertà si selezionare gli impegni in base alle necessità dei miei figli che restano la cosa più importante per me.
Come ti trovi nel Team Isolmant?
Il Team Isolmant è un ambiente ideale per me, non ho troppe pressioni perché comprendono i miei impegni familiari e quindi mi lasciano molta libertà decisionale. E’ un team molto serio sia fuori che dentro le gare, lo staff e gli sponsor tengono molto alla serietà e in questo mi ci rispecchio perfettamente. Ci vuole stile nelle gare, rispetto per gli avversari e signorilità ed in questo il team in cui competo è davvero il top. Ho trovato molto supporto da parte dello staff e attenzione degli sponsor che apprezzano i nostri sforzi ma sanno anche lasciarci il giusto grado di indipendenza.
Simona Parente arriva a gareggiare al mondiale, come è nata questa idea?
Visto che i risultati continuavano ad arrivare con il team e gli sponsor abbiamo concordato di prendere parte al Campionato del Mondo Gran Fondo ad Albì. Ho quindi focalizzato i miei allenamenti sulla preparazione di questa gara che per me è una novità. Mi sono dedicata ad allenamenti davvero intensi che, anche se sono “vecchietta” mi hanno permesso di essere performante oltre ogni aspettativa.
Da madre suggeriresti il ciclismo ad un ragazzino o una ragazzina che vuole iniziare?
Guarda, il ciclismo, non è uno sport facile, io lo adoro ma so perfettamente i sacrifici che richiede. Adoro la sensazione di avere il vento nei capelli, di soffrire sulle due ruote ma credo che sia uno sport veramente duro e che richiede dedizione al cento per cento. Credo che una simile scelta debba essere ben ponderata e molto personale anche se posso tranquillamente dire che è un genere di attività che può essere molto formativa per il carattere e che consente di entrare in un ambiente veramente internazionale.
Come valuti, da mamma, la situzione della sicurezza sulle strade?
Questo è davvero un tasto dolente. In questo ultimo anno, soprattutto, il nostro sport ha vissuto momenti davvero drammatici, i dati degli incidenti sulle strade che coinvolgono ciclisti è qualcosa di impressionante. Una volte, forse perchè c’era meno traffico o forse perché c’era una maggior attenzione al rispetto delle regole e dei limiti di velocità accadevano meno incidenti. Ora è davvero triste l’escalation del numero di sinistri che coinvolgono noi ciclisti, quando ci mettiamo il casco ed usciamo per allenarci lungo le vie delle città abbiamo sempre il timore che possa accadere qualcosa, spero che il trend venga invertito magari con interventi istituzionali di sensibilizzazione delle nuove generazioni.
Quali sono i prossimi obiettivi di Simona Parente?
Dopo la conquista del mondiale non mi fermerò anzi ho come obiettivo la Gran Fondo Tre Valli Varesine, il Gallo Nero e Il Lombardia che sono gli appuntamenti chiave di questo autunno. Poi per il prossimo anno spero di restare nella Isolmant e di poter competere ancora ad alto livello mantenendo il giusto compromesso tra la mia splendida famiglia e lo sport.