Santo Anzà ciclista siciliano

Santo Anzà (fonte Wikipedia)

Santo Anzà (fonte Wikipedia)

Santo Anzà ex ciclista professionista siciliano

Santo Anzà ex ciclista professionista siciliano ricco di talento ma molto sfortunato: la sua carriera

Santo Anzà nasce a Motta Sant’Anastasia in provincia di Catania il 17 novembre 1980, si avvicina al ciclismo all’età di 6 anni nel team gestito dal padre Filippo, il GS Cicli Anzà. E’ una passione viscerale quella di Santo per le due ruote, da piccoli si allena nel cortile davanti a casa e, assieme alla mamma Nina va alle corte amatoriali a cui prende parte il padre.

Prova a distinguersi nelle categorie giovanili nonostante il fisico gracile che non lo premia nelle corse di categoria che spesso prevedono arrivi allo sprint. Santo prova a praticare anche la corsa ed il calcio fino a quando deve decidere quale è il suo vero sport e allora la scelta cade, inevitabilmente, sul ciclismo.

E’ il 1996 quando Santo si trasferisce, su consiglio del padre, in Toscana, terra di ciclismo. Prima è ospita del mitico telaista Luigi Daccordi e poi si accasa a Seano, in provincia di Prato, dove si unisce, nel 1997, al Velo Club Seano e conosce conoscerà l’architetto Valentino Spinelli suo presidente e quasi un secondo padre per il siciliano. Santo conquista il Campionato Italiano della categoria juniores a Ferrentino (Fiuggi) e altre 5 vittorie ottenendo la convocazione con la nazionale ai Campionati del Mondo di Valkenbourg.

Il 1999 è l’anno del passaggio al Gruppo Sportivo Impruneta di Firenze nella categoria under 23. Durante due stagioni vince solo una gara che si disputa proprio nel suo paese natale, Motta S. Anastasia.

Nel 2001 firma con la formazione toscano-lombarda guidata da Olivano Locatelli, la Zoccorinese-Vellutex con la quale resta per due stagioni ottenendo diversi piazzamenti e qualche vittoria che gli valgono convocazione in nazionale ai campionati del mondo 2001 di Lisbona in Portogallo.

Nel 2002 arriva la chiamata dei professionisti della formazione belga LandbouwKrediet Colnago prima come tirocinante e poi con un contratto per il 2003. Non è molto fortunato, viene operato all’arteria iliaca della gamba destra e nel 2005 si trasferisce all’Acqua & Sapone di Palmiro Masciarelli. Anche nella nuova formazione non è baciato dalla fortuna, si rompe una mano per uno scontro con una motocicletta e questo condiziona l’intera stagione in cui brilla per il decimo posto alla Coppa Sabatini, al Lombardia e alla Vuelta Burgos.

Santo Anzà firma poi con la della Selle Italia-Diquigiovanni e alla corte di Gianni Savio ottiene tanti piazzamenti ma pochi successi tra cui però il primo allora da professionista al Giro di Romagna 2006 e riesce a prendere parte al Giro d’Italia, suo vero sogno.

Terzo al Trofeo Melinda 2006 e secondo al Brixia Tour 2007, vincitore del Melinda 2007 passa nel 2009 alla Amica Chips-Knauf, ma il team ha problemi economici e viene sospeso costringendo Anzù a passare alla ISD con cui vince una tappa del Brixia Tour.

Nel 2010 firma con Orlando Maini e la sua Ceramiche Flaminia prima di passare, l’anno seguente, alla Vacansoleil-DCM, squadra che appartiene al circuito UCI Pro Tour e con cui prende parte per la prima volta alla Vuelta Espana.

Nel 2011 viene coinvolto in una inchiesta legata al doping ma dopo due anni ne esce pulito; purtroppo nel frattempo ha abbandonato il ciclismo professionistico per dedicarsi alla moglie Caterina, sposata nel 2007, e ai figli Tommaso e Cosimo.

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