Rumsas Junior positivo all’antidoping

Rumsas Junior positivo al  GRHP-6, un ormone della crescita

Rumsas Junior
Raimondas Rumsas Junior

Rumsas Junior ciclista dilettante lituano (figlio dell’ex pro Raimondas, a sua volta positivo per doping nel 2003 e poi arrestato nel giugno 2005) è stato trovato positivo al GRHP-6, un tipo di ormone della crescita, a un controllo fuori competizione di Nado Italia effettuato il 4 settembre scorso a Capannori. Non sembra, dunque, trovare pace la situazione in casa Rumsas che, dopo le tristi vicissitudini che hanno coinvolto i genitori nei primi anni 2000 (come si diceva il padre ha avuto le sue gatte da pelare in materia di doping ma anche Edita ha avuto i suoi guai con la giustizia per via di vicende di traffico di doping finendo nei carceri francesi).

Qualche mese fa la famiglia Rumsas è stata colpita dalla tragedia della scomparsa del figlio Linas sulla quale non sono poche le voci che girano. A tal riguardo è di pochi giorni fa la notizia di un bliz coordinato dal sostituto procuratore Salvatore Giannino, che ha portato ad alcune perquisizioni avvenute all’alba di lunedì 4 settembre. La Procura di Lucca sta ancora indagando sui fatti che hanno coinvolto anche alcuni dirigenti della squadra per cui gareggiava Linas.

A seguito della morte del fratello, Raimondas Rumsas Jr aveva intenzione di smettere con il ciclismo tanto che aveva restituito il materiale di gara alla Palazzago (squadra per cui militava) per poi tornare sui suoi passi e riprendere a gareggiare in autonomia (tanto che a luglio aveva dedicato una vittoria al fratello scomparso). Ora arriva questa nuova tegola che aggiunge ulteriori dettaglia sulle vicende di “doping di famiglia” in casa Rumsas.

Raimondas Jr ha dichiarato: “Prima di fare dichiarazioni in merito a questa vicenda voglio attendere le controanalisi ma voglio dire che la Palazzago è estranea a tutta questa situazione”. Attendiamo le controanalisi ma ci chiediamo come, a seguito di tutte questi accadimenti, in casa Rumsas ci si possa ancora far coinvolgere in vicende che anche solo in modo supposto si avvicinano a casi di doping.

 

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