Riccardo Riccò, inibito a vita
Riccardo Riccò inibito a vita!
Riccardo Riccò è stato inibito a vita dal ciclismo professionistico, a seguito di un’indagine dell’Agenzia Italiana Antidoping
Riccardo Riccò è stato inibito a vita dal Tribunale Nazionale Antidoping dal ciclismo professionistico, a seguito di un’indagine dell’Agenzia Italiana Antidoping. La notizia è stata diffusa dal noto sito di informazioni ciclistiche Cyclingnews.com. Su Riccò già pesava una squalifica si 12 anni legata alla vicenda dell’autotrasfusione ma il corridore era voglioso e convinto di poter risalire in sella:
Quando la sospensione finirà, avrò 40 anni. Sarò competitivo. Se mi alleno, sarei più forte di prima
aveva detto tempo fa Riccó, che nel 2008 era già stato sanzionato per la positività al CERA durante il Tour de France di quell’anno. Qualche anno fa il ciclista ha dato alle stampe un libro che ripercorre la sua carriera rapida e piena di salite.
Riccò aveva incantato i tanti appassionati di ciclismo italiano con le sue progressioni salvo poi cadere nelle maglie dell’antidoping. Il cobra si è trasferito a Tenerife e ha aperto una gelateria ma è tornato da poco in Italia per continuare a produrre gelati con l’idea di risalire in bicicletta prima o poi.