Primo Nardello ciclista varesino anni ’60

Primo Nardello
Primo Nardello: la sua carriera
Primo Nardello ciclista nella mitica Ignis negli anni ’60 fenomenale dilettante e ottimo professionista del pedale
Primo Nardello nasce a Bisuschio in provincia di Varese il 1º gennaio 1937. Inizia a correre con una bicicletta presa in prestito conquistando subito una vittoria in una prova di ciclocross a Cuasso al Piano poco distante dalla sua città natale. Ne 1955 conquista il titolo di campione provinciale ciclocross entrando poi nella S.C. Crennese e, passato dilettante, vince la Targa d’Oro di Parabiago nel 1956. Tra il ’57 e il ’58 conquista ben nove successi dovendo poi fermarsi per prestare il servizio di leva e ritornare a correre solo nel 1960 tornando subito alla vittoria nella prima corsa disputata battendo l’ idolo locale Giuseppe Fezzardi.
Nel 1962, ancora dilettante, Primo Nardello passa alla mitica Ignis di Comerio del patron Giovanni Borghi, proprietario del Varese Calcio e della Pallacanestro Varese, vero simbolo del basket italiano, con Ambrogio Colombo, Antonio Toniolo, Renato Pelizzoni e Remo Stefanoni. Nel ’62 arrivano ben 10 successi tra cui Giro d’Abruzzo e tre tappe del Giro della Jugoslavia: la Skopje-Skopje, davanti a René Thijsen e René Couchez, la settima, Brod-Branja, davanti a Stanislav Pavlak e Anton Ukmar, la nona, Zagreb-Delnice, davanti a Cvitko Bilic e H. Kovalski, terzo nella quinta tappa, Svetozarevo-Belgrade, alle spalle di Antal Megyerdi e Clay Santini. Chiude la corsa secondo in classifica a 1’10” da Franc Skerlj e con 1’19” su Joze Sebenik.
Nel 1963 conquista subito la Coppa San Geo ma nella Praga-Varsavia-Praga, dove è in lotta per i primi posti, è vittima di una brutta caduta. Al Campionato Italiano chiude secondo alle spalle di Michele Dancelli e davanti a Roberto Nencioli e prende parte al Tour de l’Avenir senza incidere. Sempre nel 1963 al Piccolo Giro di Lombardia chiude terzo, alle spalle di Amedeo Angiulli e Matteo Cravero.
Nel 1964 Primo vince la Barcellona-Andorra davanti a Julio Jimenez e Carlos Echevarria e conquista la prima tappa della Volta Ciclista a Catalunya da Castelldefels a Barcelona precedendo Josè Perez Frances e Theo Mertens vestendo la maglia di leader della corsa iberica per due giornate e terminando però settimo a 9’02” da Joseph Carrara ma primo nella classifica a punti. In quella stagione prende parte al suo primo ed unico Giro d’Italiachiudendo 53°, a 1 ora 42’07” da Jacques Anquetil e ottenendo il quarto nella quindicesima tappa, Roma-Montepulciano, a 21” da Nino Defilippis.
Nel 1965 termina la sua avventura tra i professionisti. È zio di Daniele Nardello ex ciclista professionista.