Pozzovivo: tornerò ad essere il ciclista che conoscete

Pozzovivo pronto a tornare con la NTT Pro Cycling

Pozzovivo dopo il terribile incidente della scorsa estate vuole tornare in sella e lo farà con i colori della NTT Pro Cycling

Domenico Pozzovivo
Domenico Pozzovivo

Pozzovivo ha da sempre fatto del carattere e della forza d’animo uno dei suoi punti forti su cui ha costruito una carriera di alto profilo. Questo spirito è la benzina che ha sempre alimentato il suo motore e che, a seguito dell’investimento della scorsa estate, sta, una volta di più, spingendo Domenico a trovare la forza per tornare in gruppo.

Il corridore lucano stava preparando la missione Vuelta a España 2019 quando, durante un allenamento a Laurignano in provincia di Cosenza è stato investito da un’automobile. Sono stati giorni e settimane terribili per il corridore lucano che ha dovuto combattere non solo con un importante obiettivo svanito ma con i terribili postumi dell’incidente: : frattura alla clavicola, alla tibia, all’omero, al perone e all’ulna.

In questi anni il ciclismo (professionale e amatoriale) ha vissuto momenti degni di un bollettino di guerra tra incidenti, ferimenti e purtroppo tante morti. L’accadimento di Pozzovivo ha fatto a molti ricordare la tragica scomparsa di Michele Scarponi e se il corridore lucano è stato “più fortunato” in tanti hanno perso la vita lungo le strade in sella ad una bicicletta.

Ad ogni mondo nella testa di Domenico Pozzovivo c’è solo un obiettivo: tornare a correre. Dopo tanta difficoltà e dopo tante nubi addensatesi sulla sua testa ecco la novità di un accordo con la ex Dimension Data ovvero la NTT Pro Cycling che fa parte del circuito World Tour con due anni di contratto.

Il 2020 di “Pozzo” si apre quindi alla grande con una chance che può consentire al lucano di tornare alle corse canalizzando la rabbia che l’incidente gli ha lasciato dentro.

“Ho passato un periodo di sconforto, di nausea del mestiere – ha spiegato a La Gazzetta dello Sport – Ho trascorso un mese a letto poi 50 giorni in sedia a rotelle ma ho visto ragazzi messi peggio di me e quindi ho dato il giusto peso agli accadimenti. Esperienze come questa ti fanno capire il valore anche delle piccole cose, dell’essere autonomo nell’asciugarsi i capelli o nel tagliarsi la bistecca”.

Una presa di contatto con la fortuna che c’è anche negli episodi sfortunati che ha consentito al lucano di trovare stimoli per tornare, non più giovanissimo, a cimentarsi con le gare: “la mia sfida era tornare a correre e ho trovato un team che mi ha dato questa opportunità. La formazione è composta da giovani di belle speranze e un veterano serviva. So di non poter dare garanzie al 100% ma sento di poter tornare ad essere il Pozzovivo che tutti conoscono. So di potercela fare.