Polartec nuova Mapei, parola di Ivan Basso
Polartec nuova Mapei? Ecco la visione di Ivan Basso
Polartec nuova Mapei? Ecco cosa ne pensano Ivan Basso e Alberto Contador: la serietà è alla base del progetto in collaborazione con Mapei Sport
Polartec nuova Mapei? Matteo Moschetti (nostro ospite qualche mese fa) battendo in volata Jakub Mareczko della Wilier Triestina Selle Italia conferma la bontà dell’organico del team di Ivan Basso e Alberto Contador. La vittoria è avvenuta nella prima frazione del Tour of Antalya in cui il giovane ciclista della Polartec Kometa ha dato sfoggio alle sue qualità conquistando un trionfo più che meritato.
Matteo Moschetti ha analizzato la vittoria parlando con i colleghi de La Gazzetta dello Sport: “è stato un successo inaspettato. Dopo la Valenciana non sono stato bene, la mia presenza in Turchia era in dubbio: ora mi ritrovo con la maglia di leader e non mi sembra vero. Ivan mi ha contattato dopo la vittoria nel campionato italiano: il progetto mi ha attirato subito”.
Polartec nuova Mapei? Il roster è di primo piano
Ivan Basso, ex campione del pedale italiano, ora DS della Polartec Kometa, ha organizzato un roster veramente di primissimo piano: da urlo. tanti giovani prospetti italiani e spagnoli che ambiscono a entrare nell’universo dei professionisti in poco tempo.
La formazione Continental è la “cantera” del Trek Segafredo: infatti la squadra spagnola è legata team americano. In questo inizio di stagione, la Polartec Kometa ha già vinto due tappe: una con Giuliano Kamberaj in Spagna e una in Turchia con Matteo Moschetti imponendosi come un punto di riferimento per i corridori più giovani.
Polartec nuova Mapei? Parla Ivan Basso
E’ giusto considerare la Polartec nuova Mapei? Ivan Basso non ha dubbi: “il nostro modello è quello, puntiamo a valorizzare giovani talenti o talenti inespressi. Vogliamo seguire tutte le tappe dei nostri atleti: abbiamo ideato un progetto che parte dai bambini, dalle scuole di ciclismo con cui stringiamo gemellaggi”.
Insomma non una operazione di immagine o a corto respiro ma qualcosa di più strutturato volto a valorizzare i prospetti di tutto il mondo. Il progetto è stato corroborato dalla bella prova di Giuliano Kamberaj in Spagna e i risultati proseguono.
Ma qual è il segreto del successo? Assolutamente la professionalità del progetto: “Entro sera ogni atleta deve caricare i dati dell’allenamento su una piattaforma. Questi vengono valutati da Andrea Morelli e Matteo Azzolini di Mapei Sport, gli allenatori. Anche io e Alberto controlliamo tutto: vogliamo formare uomini, atleti a tutto tondo. Il nostro obiettivo è essere ricordati tra 10 anni per avere fatto qualcosa di importante partendo dalle basi” ha dichiarato Ivan il Terribile e se lo dice lui c’è da fidarsi.