Pietro Poloni ciclista veneto, la storia

Pietro Poloni

Pietro Poloni

Pietro Poloni ciclista veneto abile dilettante su strada e su pista e professionista per una sola annata senza successi

Pietro Poloni nasce a Zoppè di San Venemmiano, in provincia di Treviso, il 1 aprile 1946. Inizia a pedalare con la Brooklin di Conegliano sotto la guida attenta del direttore sportivo Angelo Martinuz conquistando la vittoria nella Coppa Adriana, prova a cronometro, nel 1964 e l’anno seguente nella Coppa d’Oro.

Valido atleta anche su pista su conquista il titolo di campione nazionale di inseguimento a squadre nel 1967 assieme a Franceschini, Talpo e Uris. Accasatosi all’UC Vittorio Veneto nel 1968 conquista la vittoria ne La Popolarissima mentre nel ’69 il veneto è primo al Circuito di Sant’Urbano.

Nel 1970 Pietro Poloni passa alla S.C. Padovani con cui si impone nel Col San Martino Internazionale, vince una tappa nella corsa Praga-Varsavia-Berlino, una tappa al Giro d’Ungheria, il Gran Premio d’Europa in Svizzera ed il Trofeo G. Bianchin.

Selezionato in maglia azzurra, Pietro è quarto ai Campionati del Mondo di inseguimento a squadre su pista assieme a Giacomo Bazzan, Luciano Borgognoni e Morbiato e prende parte alla prova iridata su strada classificandosi 34esimo,

Nel 1971 passa professionista con la maglia della Cosatto ma la sua stagione è decisamente avara di gioie. Si ritira dal Giro d’Italia e come miglior risultato personale ottiene l’ottavo posto al Circuito di Puia di Prata. A fine stagione decide di abbandonare il ciclismo agonistico.