Petr Vakoc: ”incredibile tornare alle corse”

Petr Vakoc “L’ho fatto, sono di nuovo un ciclista”

Petr Vakoc è tornato a gareggiare in gruppo alla Vuelta a San Juan dopo il drammatico incidente che l’ha visto coinvolto nel gennaio 2018

Petr Vakoc (FONTE PAGINA FACEBOOK)
Petr Vakoc (FONTE PAGINA FACEBOOK)

Petr Vakoc vincitore di una Freccia del Brabante, un Campionato Ceco e una medaglia di bronzo conquistata ai Giochi Europei di Baku nel 2015 ha vinto la corsa più importante della sua vita. Una corsa che avrebbe potuto vederlo perdere ma che, invece, ha visto tutto il carattere di questo ragazzo avere la meglio sulla sfortuna.

Petr lo scorso anno si stava allenando con alcuni compagni quando è stato investito da un camion assieme a
Laurens De Plus.
L’incidente avrebbe potuto  compromettergli non solo la carriera, ma anche la vita. La Deceuninck-Quick-Step di Patrick Lefévère non gli ha mai fatto mancare il proprio rinnovandogli il contratto per dargli la possibilità di ritornare ad essere un corridore professionista.

“Sono fortunato ad essere vivo e poter ancora muovere le gambe e felicissimo di tornare a correre ancora prima di quanto preventivato. Non ho ricordi dell’accaduto, non ho incubi, ma ora so quanto si rischia ogni giorno e mi arrabbio con gli autisti imprudenti” ha dichiarato Petr.

Il ciclista ceco ha fatto il suo rientro alle corse in Argentina ed è stato come una rinascita:

“ho avuto anche la pelle d’oca quando ho tagliato il traguardo. Ora posso dire di avercela fatta: sono di nuovo un ciclista, capace di correre ancora forte. Voglio dire grazie a chi mi ha supportato in questi lunghissimi 12 mesi, il cammino è stato lungo e difficile ma ora la mia avventura può riprendere” ha dichiarato Vakoc.

Ma come è stato tornare in gruppo?

“Mi sono allenato con il team al primo training camp in Spagna, poi ho trascorso le feste a casa con la famiglia per poi affrontare il secondo camp: a parte un giorno di riposo dedicato a sponsor e media ci siamo allenati duramente e ho fatto dei buoni progressi così abbiamo deciso con la squadra di tornare a correre già in Argentina a Vuelta a San Juan”

Sono passati quasi 16 mesi dall’ultima corsa a cui il ceco ha preso parte e 12 da quel maledetto incidente ma Petr non ha mail mollato di testa:

“Per avere le migliori condizioni ho deciso di fare un’altra settimana di allenamento in Spagna con il mio amico Julian Alaphilippe sfruttando il clima adatto e lavorando in serenità con un compagno super.I primi due giorni in Argentina sono stati uno shock per le temperature elevate ma poi il mio corpo ha iniziato ad adattarsi. L’accoglienza argentina è stata incredibile con spettacolo alla presentazione anche più maestoso di quello del Tour de France”.

Vakoc ha messo a disposizione del team le sue doti di uomo squadra lavorando per l’amico Alaphilippe e per il fenomeno del momento:

Remco Evenepoel ha mostrato la sua classe. A 19 anni ha fatto la sua prima gara da professionista da quando si è appena trasferito dalla categoria junior. Mi sono divertito a guardarlo mentre affinava le sue abilità di guida e finiva la settimana tra i primi 10 diventando anche il miglior degli U23”

Parlando del suo incidente, il corridore della Deceuninck-Quick-Step, ha voluto sottolineare come

“purtroppo c’è una continua ostilità tra gli automobilisti e i ciclisti, i primi spesso non comprendono che rischio fanno correre quando sorpassano a pochi centimetri, speso che la situazione possa migliorare con semplici mosse come rendere obbligatoria la distanza minima di sorpasso in tutto il mondo. Ma non tutte le colpe sono degli guidatori, i ciclisti devono imparare a rispettare il codice della strada e a rendersi maggiormente visibili con abbigliamento colorato e luci sulla bicicletta”.