Peter Stetina ritorno dall’inferno
Peter Stetina prova a tornare protagonista
Peter Stetina della Trek-Segafredo sta rapidamente tornado ad apprezzare la gioia di pedalare dopo aver pensato di smettere
Peter Stetina ha schivato non poche “buche” nel corso della sua carriera, su tutte il terribile incidente che nel 2015 ha rischiato di porre fine alla sua carriera.
“Mi sento come la Fenice – ha raccontato Stetina a VeloNews – sono tornato indietro dal baratro un paio di volte prolungando una carriera che sembrava finita”
Stetina ha già fatto un ritorno al ciclismo clamoroso dopo che nel 2015 aveva colpito un dissuasore di metallo durante il Giro dei Paesi Baschi. Chirurgia, terapia e soprattutto tanta grinta sono state le “cure” per rimetterlo in gruppo.
Il 2018 del ciclista della Trek-Segafredo è stato segnato da tanti piccoli inconvenienti forse anche più fastidiosi dell’incidente del 2015.
Stetina ha fatto il suo debutto nella stagione 2019 in Australia il mese scorso dove, nel corso di una intervista, ha confessato di aver considerato l’abbandono del ciclismo professionistico.
“L’anno scorso, ho sofferto molto, la gente poteva leggermi in faccia che ero preoccupato. Non mi sentivo me stesso, non sentivo lo stesso piacere nell’andare in bicicletta – ha raccontato – mi sono ritrovato a mettere in discussione non solo la mia carriera futura ma anche quello che avevo fatto e scelto in passato”.
La stagione 2018 è stata, come detto, difficoltosa per Stetina colpito prima da un virus e poi vittima della frattura di una clavicola durante la preparazione del Tour de France per chiudere con difficoltà nel rinnovo del contratto.
“È stato un ciclo continuo di sfortuna – ha raccontato Stetina – non trovato la condizione e mi sono chiesto se fosse arrivato il momento in cui il corpo dice di fermarti- Dopo alcuni esami abbiamo compreso che la causa era il virus Epstein-Barr”
Il virus, che ha colpito Stetina ha segnato le sue prestazioni creando difficoltà a riprendersi dagli sforzi con la conseguente preoccupazione e frustrazione dell’atleta.
“Inizialmente avvertivo un lieve affaticamento, un giorno mi sentivo benissimo e il giorno dopo non avevo la forza per uscire, ero confuso e incapace di poter organizzare il mio calendario di corse” ha spiegato Peter
La situazione si è aggravata con l’incidente alla clavicola che gli ha impedito di prendere il via al Tour il tutto proprio nell’ultimo anno di contratto con il team. Tutto sembrava volgere al peggio quando è arrivata l’offerta della Trek-Segafredo per il 2019.
“E ‘stato bello avere ricevuto un’offerta della formazione americana, mi ha dato la giusta fiducia. Posso ancora divertirmi con il ciclismo, non sono ancora un veterano ma non sono nemmeno giovane ho accumulato esperienza anche nelle difficoltà. Sono pieno di motivazioni e voglio godermi il piacere di correre, sono cose che cambiano in meglio la vita”.