Nino Assirelli ciclista emiliano, la storia

Nino Assirelli (fonte Wikipedia)

Nino Assirelli (fonte Wikipedia)

Nino Assirelli ciclista emiliano, buon professionista, terzo al Giro d’Italia 1954 e ottavo al Giro di Svizzera 1957

Nino Assirelli, all’anagrafe Giovannino, nasce a San Varano di Forlì, il 23 luglio 1925. Entra nel mondo del ciclismo con la Polisportiva Edera di Forlì per poi accasarsi alla Gira di Bologna mettendo in mostra la sua tenacia e generosità.

Nel 1952 passa professionista con la Arbos ottenendo il quindicesimo posto al Giro del Veneto di quell’anno in cui a trionfare è Adolfo Grosso.

Nino Assirelli vince una tappa al Giro d’Italia 1953

L’anno seguente Nino balza agli onori delle cronache nella quindicesima frazione del Giro d’Italia da Torino a San Pellegrino Terme. Assirelli allunga dopo soli sette chilometri senza venire più ripreso percorrendo 225 chilometri in avanscoperta e tagliando l’arrivo per primo, ad una media di circa 38 km/h, davanti a Danilo Barozzi.

Nino Assirelli terzo al Giro d’Italia 1954

L’anno successivo a maggio è nono nella classifica finale della Eibarko Bizikleta vinta da José Serra e si presenta al via del Giro d’Italia con l’obiettivo di migliorare la già brillante prestazione dell’anno prima. Nino è decimo nella tappa di Catanzaro, ottavo in quella di Napoli e secondo, alle spalle di Carlo Clerici in maglia rosa, sul traguardo del Velodromo de L’Aquila dopo aver allungato assieme al ciclista svizzero chiudendo con oltre 30 minuti di vantaggio sul gruppo. Assirelli completa la corsa rosa al terzo posto finale dietro agli elvetici Clerici e Hugo Koblet.

Nino Assirelli ottavo al Giro di Svizzera 1957

Nel 1955, il ciclista emiliano conquista il primo posto nella classifica generale del Giro di Puglia e Lucania precedendo Verdini Rolando e Giuliano Michelon. Nel ’57 lavora a supporto di Pasquale Fornara a conquistare la vittoria al Giro di Svizzera completando la corsa all’ottavo posto a 11’35 dal compagno di squadra.

Nel 1958, passa alla Legnano di Ercole Baldini lavorando a supporto del “treno di Forlì” che conquista il successo al Giro d’Italia. Nino passa alla Ignis l’anno seguente per poi accasarsi alla Ferrys con cui riesce a conquistare la vittoria nella tappa di Madrid alla Vuelta a España davanti a Gilberto Dall’Agata. Al Giro di Svizzera completa al secondo posto la tappa di Zurigo alle spalle del belga Marcel Blavier.

Nino torna alla Ignis per le ultime due stagioni in cui si mette al servizio dei compagni.