Nibali nel 2019 occhi puntati sulla Liegi

Nibali nel 2019 punterà alla Liegi-Bastogne-Liegi

Nibali nel 2019 avrà come primo obiettivo scacciare la sfortuna che l’ha perseguitato quest’anno con un occhio alla Liegi

Nibali pensa già al 2019
Nibali pensa già al 2019

Nibali ha concluso al secondo posto il Giro di Lombardia 2018, alle spalle francese Pinot. A parte il tifo patriotico, vista la sfortuna che ha caratterizzato il suo 2018, Vincenzo si sarebbe meritato di conquistare uno storico bis in riva al lago di Como.

Il leader della Bahrain-Merida ha corso da squalo, ha attaccato e lottato quando ad allungare è stato Pinot. Ha resistito patendo una “crisi idrica” e arrivando a Como con un ritardo di 32 secondi resistendo al ritorno del gruppo degli inseguitori regolato poi belga Dylan Theuns.

Nibali è apparso soddisfatto della propria prestazione e del risultato ottenuto e i tifosi hanno voluto tributargli un lungo coro all’arrivo al bus della squadra.

Vincenzo ha ammesso come nel finale il suo corpo fosse svuotata di ogni energia, gli appassionati davanti alla tv hanno potuto notare la richiesta di acqua che il siciliano ha fatto alle moto in corsa.

Pinot, che pochi giorni fa ha conquistato la Milano-Torino, è apparso superiore a tutti ma Enzo si è consolato riuscendo a resistere al recupero degli inseguitori.

Al termina della “classica delle foglie morte” Vincenzo ha voluto allontanare le voci che lo vedono clamorosamente in uscita dal Bahrain-Merida, e si è, anzi, detto particolarmente interessato al Giro d’Italia 2019 in attesa dei dettagli sul tracciato della corsa rosa.

Rachele, moglie del campione siciliano, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport la durezza dei mesi successivi alla caduta al Tour:

”Questi mesi l’hanno reso più riflessivo e meno impetuoso, meno impulsivo Inizialmente era come un leone in gabbia, era spesso silenzioso cosa inusuale. Già quando è risalito sul cicloergometro è cambiato, ha sentito il rumore dei pedali, ha visto le ruote che giravano e ha ripreso confidenza poi quando ha potuto risalire in bici su strada, dopo una settimana e mezza, è tornato lui.

Il primo mese e mezzo è stato durissimo siamo rimasti sempre in  casa, uscivo solo io a fare la spesa. Quando siamo andati dal neurochirurgo si ragionava di 15 giorni di recupero. Il dottore ci ha detto ‘il recupero normale è di tre mesi’. Non eravamo preparati, per cinque minuti non ha parlato nessuno di noi due. Il dottore se n’è accorto e allora ha precisato ‘una persona normale, non uno sportivo come lei’.

Ora la mente di Nibali, come detto, è focalizzata sulla nuova stagione e, probabilmente, quello che più stuzzica la mente dello Squalo dello Stretto è la Liegi-Bastogne-Liegi, che si adatta benissimo alle caratteristiche di questo campione che, se riuscirà a scacciare la sfortuna che lo ha visto protagonista nel 2018, potrà regalare ancora tante soddisfazioni ai tifosi italiani.