Matteo Rabottini ciclista abruzzese, la storia
Matteo Rabottini ciclista abruzzese, miglior scalatore al Giro d’Italia 2012 e squalificato per doping nel 2014
Matteo Rabottini nasce a Pescara, il 14 agosto 1987. Figlio di Luciano Rabottini, ciclista professionista degli anni ottanta, si avvicina al ciclismo a 18 anni. Passato dilettante con la maglia della Aran Cucine di Montesilvano si conferma atleta di primo piano e nel 2009 conquista il titolo di campione italiano Under23 precedendo Alfredo Balloni e Gianluca Brambilla. Nello stesso anno Matteo è al Giro Ciclistico Del Cigno-Memorial Mattia Rosa e quarto al Gara Ciclistica Montappone – Trofeo Marini Silvano Cappelli.
Nel 2010 vince la tappa di Gaiole in Chianti al Giro Ciclistico d’Italia completando la corsa al decimo posto della generale a 11’17” da Carlos Alberto Betancur. Ad agosto firma un contratto da stagista con la Lampre-Farnese Vini prendendo parte alla Volta a Portugal e al Giro del Veneto.
L’anno successivo passa ufficialmente professionista con la Farnese Vini-Neri Sottoli di Luca Scinto e ad aprile vince la sua prima corsa facendo sua la tappa di Fethiye al Presidential Cycling Tour of Turkey precedendo Aleksandr Efimkin. Schierato al via del Giro d’Italia è uno dei gregari di Michele Scarponi.
Nel 2012 Matteo Rabottini a febbraio prende parte a Tour de Langkawi chiudendo la corsa al secondo posto della classifica degli scalatori alle spalle di José Serpa.
Matteo Rabottini miglior scalatore al Giro d’Italia 2012
Al via del Giro d’Italia, Matteo è tra i protagonisti della corsa in particolare nella quindicesima tappa da Busto Arsizio a Piani dei Resinelli va all’attacco e conquista il successo di tappa davanti allo spagnolo Joaquim Rodríguez. Per Rabottini la festa è doppia grazie alla conquista della maglia della montagna che conserva fino al termine della corsa precedendo Stefano Pirazzi.
Nel mese di luglio il pescarese è al via del Tour de Slovénie dove coglie l’ottavo posto nella tappa di Škofja Loka completando la corsa al quinto posto della generale vinta da Janez Brajkovič. Dopo aver chiuso al decimo posto il campionato italiano, Matteo è settimo al Giro di Padania e terzo sia alla Coppa Sabatini, vinta da Fabio Duarte, che al Gran Premio Bruno Beghelli in cui a vincere è il danese Nicki Sørensen.
Nel 2013 “Rambo”, questo il suo soprannome, vive una stagione in chiaroscuro chiudendo la Tirreno-Adriatico al sedicesimo posto, il campionato italiano, vinto da Ivan Santaromita, al sesto, la Tre Valli Varesine al nono così come la Milano-Torino.
Matteo Rabottini nel 2014 a marzo è terzo alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali vinta dal britannico Ben Swift e al Giro d’Italia è quarto nella frazione con arrivo a Montecassino ed ottavo a Savona completando la corsa al diciassettesimo posto finale.
Al Tour de Slovénie è terzo nella classifica finale dietro a Tiago Machado e Il’nur Zakarin e il 26 giugno chiude il Trofeo Melinda, valido come campionato italiano, al terzo posto alle spalle di Vincenzo Nibali e Davide Formolo.
Rabottini ad agosto chiude al quarto posto nella classifica generale della Vuelta a Burgos a 1’32” da Nairo Quintana ma risulta positivo ad un controllo fuori dalle corse venendo escluso dai Mondiali di Ponferrada per i quali era stato inserito, dal CT Davide Cassani, nella lista dei pre-convocati. Matteo viene squalificato per 21 mesi. Matteo attraversa un periodo difficile ma a maggio 2016 torna alle corse con la formazione Continental italo-croata Meridiana-Kamen e nel 2017 è al sesto nella classifica generale del Tour of Albania corsa in cui l’anno seguente è quinto.
Rabottini corre le successive annate sempre con la maglia della Meridiana-Kamen abbandonando il ciclismo nel 2022.