Lo squalo è pronto a mordere al Giro 2019
Lo squalo ha fame, di vittoria!
Lo Squalo Vincenzo Nibali vuole ottenere una storica vittoria al Giro d’Italia per riscattare gli ultimi dodici mesi avari di soddisfazioni per il siciliano
Lo Squalo dello Stretto vuole ottenere uno storico tris al Giro d’Italia, dopo i successi nel 2013 e del 2016, a 34 anni suonati, il ciclista siciliano non ha perso appetito e, anzi, vuole mordere gli avversari lungo le strade della corsa rosa che partirà sabato da Bologna.
Non sarà una sfida facile quella che attende Vincenzo Nibali ma, come tutte le sfida, verrà affrontata con entusiasmo e con la forza dell’esperienza accumulata. Esperienza che è uno dei punti di forza di Nibali che si trova a poter stabilire un nuovo primato: essere l’atleta più anziano a trionfare nel Giro d’Italia superando Fiorenzo Magni che trionfò a 34 anni, 6 mesi, 29 giorni.
L’entusiasmo non manca al siciliano che, dopo la sfortunata caduta al Tour 2018, ha nell’animo il desiderio di riprendersi il ruolo di primattore sul palcoscenico del ciclismo di alto livello. Il 2019 del siciliano non è iniziato nel migliore dei modi lasciandolo a bocca asciutta di successi. Non era mai caduto a Vincenzo di arrivare al via del Giro senza aver messo una vittoria nel paniere e il digiuno dello squalo è iniziato il 17 marzo 2918, giorno del suo ultimo trionfo: più di un anno senza tagliare il traguardo a braccia levate!
Ecco che è facile intuire che lo Squalo ha fame, tanta fame ed è pronto a infiammare il cuore dei tifosi italiani: “mi sento sereno, la vittoria non mi manca, so di essere partito tardi e devo recuperare, oltretutto abbiamo lavorato molto in altura e si sa che questo tipo di allenamento paga i suoi dividenti a lungo raggio. Abbiamo lavorato bene per preparare l’evento, la squadra è stata accuratamente selezionata” ha spiegato lo Squalo.
Sulle strade italiane, Nibali incrocerà i pedali con avversari altrettanto agguerriti ma è pronto a battersi senza alcun timore reverenziale:
“Ci sarà subito una prova impegnativa, bisognerà vedere come i singoli affronteranno un avvio subito molto impegnativo. Non è facile definire le tappe che faranno la differenza ma fin da subito bisognerà essere concentrati perché in una corsa come il Giro le insidie sono dietro l’angolo” ha spiegato lo Squalo.