Lechner, Arzuffi e Persico nella Top 10 in Val di Sole

(credits: T.Muzzi).

(credits: T.Muzzi).

Coppa del Mondo ciclocross: Lechner, Arzuffi e Persico nella Top 10 in Val di Sole

Era una prova inedita, disputata per la prima volta su un tracciato completamente innevato e su cui si metteva in dubbio persino la tenuta delle pastiglie dei freni a disco.

Tra tutte queste incertezze, in Val di Sole è arrivata l’ennesima conferma ad altissimi livelli di Eva Lechner. La bolzanina ha chiuso la prova di Vermiglio in quarta posizione, mettendo in mostra un feeling eccezionale con il manto nevoso: pochissime sbavature per la portacolori della FAS Airport Services, che ha tagliato il traguardo a 12” dal podio; lo confermano i tempi sui cinque giri, con la Lechner capace di passare dal 10’ e 36” della prima tornata ai 10’ e 16” dell’ultima.

«Il mio rammarico è legato al primo giro», spiega la trentaseienne trentina. «Alcuni errori mi hanno fatto perdere le ruote delle prime. Chissà se senza quelle imperfezioni mi sarei potuta giocare il podio. Comunque è stato tutto perfetto: clima, tifo, percorso, feeling con il percorso e, soprattutto, essere tornate a battagliare per posizioni così importanti».

Ritrova la top 10 in Coppa del Mondo anche Alice Maria Arzuffi, settima e al suo miglior risultato stagionale dopo l’Europeo di Col du Vam. La brianzola, che ha concluso il primo giro in 11° posizione già a 59” dalla leader Fem Van Empel, ha risalito la china fino alla settima piazza, a soli 4” dalla francese Helene Clauzel.

«Sono contenta della mia prova, di come ho guidato e delle scelte tecniche fatte sui tubolari. Il tubeless all’anteriore mi ha dato sicurezza e mi ha permesso di godermi un percorso sicuramente inusuale ma che merita di essere considerato per le Olimpiadi invernali».

Nonostante due ultimi giri difficili, è riuscita a difendere il piazzamento anche Silvia Persico, che ha chiuso decima a 3’ e 35” dalla vincitrice. 

«È andata bene, ma a metà. I primi due giri mi sono trovata bene, poi il tracciato è cambiato e si sono formate canaline ghiacciate, diverse rispetto a quelle delle prove del sabato. Così si è rivelata sbagliata la mia scelta di non montare i copertoni mille punte. In ogni caso è stata una nuova esperienza, che mi ha permesso di provare anche queste nuove condizioni».

Il tracciato trentino ha regalato il miglior piazzamento in Coppa del Mondo per l’Under 23 Lucia Bramati, entrata per la prima volta tra le migliori 20 al mondo: la figlia d’arte classe 2003 (al suo primo anno nella categoria) ha tagliato il traguardo in 18/a posizione.

«Mi sono divertita ed è arrivato anche un bel piazzamento, quindi il bilancio è positivo, per me e per la squadra. Correre tra la neve è stata una novità per tutte le atlete al via, ma non è stato così diverso rispetto alla sabbia: serve tecnica, capacità di scegliere le giuste ruote e un po’ di spensieratezza nei tratti in discesa».

FONTE COMUNICATO STAMPA